NERVI Dopo la vittoria del PRIMO MAGGIO NEXT 2020 SAPESSI CHE COS’HO è il debut single in uscita per UMA Records SAPESSI CHE COS’HO è il debut single di Nervi, in uscita il 1° maggio per UMA Records (distribuzione Artist First) e presentato in anteprima sul palco virtuale del Concerto del Primo Maggio 2020, dopo la vittoria del PRIMO MAGGIO NEXT 2020 e il raggiungimento delle finali del Rock Contest Controradio 2019 e del Premio Buscaglione: è il momento del tragic pop. Una canzone senza storia, senza giudizio e senza morale: Sapessi che cos’ho è una festa svuotata dalla narrazione, in una pista da ballo dominata dagli ossimori. Nervi si sveste di fronte a uno specchio che altera il suono della sua voce e dei suoi pensieri, in un trip di lucida disillusione. La delicatezza della più malinconica delle chitarre acustiche incontra synth languidi e distesi: in mezzo a cristalli rotti e paillettes che non brillano più, il climax strumentale finale è l’ultimo offuscato drink della sera. CREDITI Musica e parole di Nervi (Elia Rinaldi) Prodotto da Nervi e Blue Moon Rec Studio (Firenze) Mixato da Samuele Cangi e Tommaso Giuliani presso Blue Moon Rec Studio (Firenze) Masterizzato da Niccolò Caldini presso Tea Room Mastering Copertina: disegno di Anna Parigi, grafica di Vieri BIO Nervi è Elia Rinaldi: partito dall’underground fiorentino e con alle spalle diverse esperienze musicali dal respiro internazionale, nel 2020 inizia un progetto nuovo, che nasce dalla volontà di esprimersi nella lingua in cui pensa, in modo trasparente e diretto. Dopo anni a salvare il salvabile, a tenere i cocci uniti, e a fare la cosa giusta, Nervi ha deciso di rilassarsi e svuotarsi. Esordisce al Rock Contest Controradio 2019, arrivando in finale all’Auditorium Flog davanti ad un’illustre giuria (Vasco Brondi, Diodato, Appino, Rachele Bastreghi, Max Collini e Francesco Magnelli, Federico Russo di Radio Deejay e tanti giornalisti e produttori musicali provenienti da tutta Italia). Entra tra i 12 finalisti del Premio Buscaglione (Sotto il Cielo di Fred). È il vincitore del concorso “Primo Maggio Next” partecipando così al concerto del “Primo Maggio 2020” in diretta su Rai 3 in prima serata.
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Un pugno di canzoni per fermarsi e ritrovare la propria strada Un ritratto del mondo che abbiamo dentro al centro dell’Ep degli Hoka Hey. Abbiamo tutti visto le immagini dei delfini nel porto di Cagliari, di animali selvatici nel bel mezzo della città e l’Everest, che dopo trent’anni torna ad essere visibile a centinaia di km di distanza. Diminuire l’inquinamento aiuta a capire qual è la vera essenza della nostra natura. Ma ciò non accade solo fuori, bensì anche dentro. Con l’Ep “II” (due - scritto appositamente come il simbolo di pausa), gli Hoka Hey parlano proprio di questo e con il singolo “Respirare”, in anteprima video esclusiva su Rockon.it dal 6 maggio 2020, celebrano la ritrovata connessione con la propria natura. Togliere il superfluo, l’inquinamento, riscoprire cosa volevamo fare da bambini. Il videoclip, girato da Karl Holperl, mostra la Guinnes World Record Johanna Quaas in una fase di allenamento: lei, che di anni ne ha 94, è l’esempio lampante di due azioni quali “ascoltarsi” (so chi sono) ed “agire” (so cosa devo fare). I testi di Emidio de Berardinis traducono in parole i tempi odierni, in un file-rouge che porta a guardarci allo specchio. “Andrà tutto bene” apre l’Ep: un titolo nato ben prima del famoso slogan odierno, per un testo che esorta ad ascoltare e rispettare sempre la propria verità. C’è spazio poi per l’auto-accettazione, in “Ben è Tornata”, seguita dalla tormenta di “Inno”, dove il cataclisma è creato da noi stessi. Chiudono l’Ep “Piccole dosi di abbandono”, in cui è l’ego a minacciare il fallimento delle relazioni, ed il già citato singolo “Respirare”. Le musiche di Marcos Cortelazzo, brasiliano d’origine, toccano sonorità sud-americane come la bossa nova, dando spazio qua e là anche ad elettronica e blues, il tutto riunito in una chiave personale che si lega al filone rock. “II” è una sorta di inno alla collaborazione, di simili e di opposti, di scontri e incontri che portano a risultati concreti, così come accade anche tra i due autori di questa band. L’Ep sarà disponibile a partire dal 19 maggio 2020 in tutti gli store on line e disponibile in ascolto streaming sui canali social degli Hoka Hey. Segui la band: FB: @hokaheyrock https://www.facebook.com/hokaheyrock IG: @hokaheyband https://www.instagram.com/hokaheyband Testi/Voce: Emidio de Berardinis; Musiche: Marcos Cortelazzo; Cori: Karl Elios e Antonietta Fidanza; Artwork: Erik Solla; Prodotto da: Marcos Cortelazzo. Fuori da oggi "Oh, my"Il quarto singolo tratto da Haven, esordio dei Miele Continua la pubblicazione dei singoli di Haven, il primo disco dei cremonesi Miele in uscita l'8 maggio 2020. Il disco parla del senso di disagio provocato da una piccola strangolante realtà di provincia e di come trovarsi un rifugio nella musica possa salvarci. Il quarto singolo ad essere estratto è "Oh, my", brano che segue l'uscita di "Everyone But Me" (primo singolo accompagnato da un video ufficiale),"Escape You" e "Wait, again". "Oh, my" descrive quello che succede nella testa di un depresso, la visione confusa e cupa del mondo che lo circonda. L'estrazione di tutti i brani del disco sta avvenendo settimanalmente, in contemporanea la stessa band racconta il processo di composizione attraverso una mailing list che aggiunge testi e materiali creati ad hoc. Un modo per farsi compagnia in questo periodo assurdo che stiamo vivendo tutti. Valerio Cinque presenta il videoclip di “Nel turbinio”, un folk-rock incalzante in bilico tra il pop e il classico cantautorato italiano. Prodotto con la collaborazione di Cosimo Pastore, esce il 1° Maggio 2020 su YouTube e Facebook il nuovo videoclip del cantautore Valerio Cinque sul singolo “Nel turbinio”, estratto dal concept-album cantautoriale “Un labile tepore”. Ecco come l’autore stesso presenta il suo video: "Nel turbinio è un folk-rock incalzante in bilico tra il pop e il classico cantautorato italiano, come Lucio Battisti, Ivan Graziani, Fabrizio De André o Francesco De Gregori. È un continuo crescendo sia nell’intensità dinamica che nell’emozione, è un’escalation, un risveglio spirituale che porta ad affrontare la tempesta e riapre a nuova vita, un climax nel quale la voce si intreccia all’evoluzione degli strumenti. Nel turbinio la tempesta viene affrontata con l’entusiasmo di chi, nonostante ne abbia passate tante, ha ancora la fede propria dell’antica ingenuità." Biografia: Valerio Cinque nasce a Grottaglie, in provincia di Taranto, il 7 Luglio 1991. Si avvicina inevitabilmente al mondo musicale a seguito di un tragico evento, avvenuto all’alba dei suoi 14 anni: la morte dei genitori in un incidente stradale (dal quale egli si salva, assieme ai suoi fratelli maggiori). Da quel momento la musica diventa gradatamente, oltre che un mondo nel quale dolcemente abbandonarsi, anche il mezzo prediletto per esprimersi. Si trasferisce a Torino per continuare i suoi studi musicali, diplomandosi nel 2015 all’Accademia di Musica Moderna e laureandosi nel 2019 con il massimo dei voti in Chitarra Jazz presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. Negli ultimi quattro anni Valerio ha lavorato a un ciclo di canzoni inedite da dedicare alla madre scomparsa (anch’essa musicista), con le quali si mette a nudo nelle sue emozioni e nel suo vissuto, senza alcun timore. Il suo primo album autoprodotto, "Un labile tepore", è stato registrato al Riverside Studio di Torino in collaborazione con 19 musicisti, tra i quali spiccano il violinista Edoardo De Angelis, il violoncellista Manuel Zigante e il loro “Quartetto d’archi di Torino”, che ha collaborato con nomi prestigiosi come Dario Brunori, Ezio Bosso e Vinicio Capossela. La sua musica, tra le tante influenze, si ispira all'essenza di Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Fabrizio De André, Franco Battiato e cantautori di lingua inglese come Nick Drake, Jeff Buckley ed Elliott Smith. Per la title track “Un labile tepore” Valerio ha ricevuto una Menzione Speciale al Merito da parte di Mogol in occasione del VII PREMIO CET PER AUTORI. Il testo è stato inserito in un'antologia di poesie curata dallo stesso Mogol, di prossima pubblicazione. In più, il brano ha partecipato alle fasi finali del X PREMIO DONIDA ed è stato già selezionato per le fasi finali del FOLKEST 2021. “Un labile tepore” è stato pubblicato il 3 Aprile 2020. CONTATTI Sito web – www.valeriocinque.it YouTube – https://www.youtube.com/channel/UCNvMarWkx4VcJt7IM2ee3HQ Facebook – www.facebook.com/valeriocinque Instagram – www.instagram.com/valeriocinque Bandcamp – www.valeriocinque.bandcamp.com Soundcloud – www.soundcloud.com/valeriocinque LES IDEALISTI Les_Idealisti sono una band Indie rock e nascono da un progetto di Antonio Granatiero, voce, chitarra e compositore della band. Il progetto prende forma nel 2011 a Roma, con il nome Gli Idealisti e una prima formazione molto orientata alle sonorità folk pugliesi e ai riferimenti del rock anni’90. Nel 2018 la band cambia faccia e line-up con l’arrivo del nuovo bassista, Fabio Caltagirone e del nuovo batterista, Antonio Castigliego e decide di sperimentare maggiormente gli ambiti della musica elettronica e del rock indipendente. A questo cambiamento segue anche la modifica del nome della band e nel 2018 diventano Les_Idealisti; forzatura e critica moderna al mondo dell’Indie italiano. Les_Idealisti nella loro musica conservano i tratti dell’indie music e del nuovo pop italiano, lasciando mantenendo la componente cantautoriale. Tra gli eventi a cui ha partecipato la band, i World Ducati Day presso il Circuito di Misano davanti a tutti i fan della Ducati. A Giugno 2019 viene lanciato il primo singolo dal titolo “Aspetterò qui”, una ballad pop con un ritornello ricorrente –“finchè l’amore tornerà”-, un brano fiducioso verso il futuro e intriso dello spirito e del sound della band stessa. Il 10 Aprile 2020 viene lanciato tutto il nuovo album “#NOISE” un progetto orientato sulle sonorità rock anni’90 con forti influenze indie contemporanee e cantautorali. Insieme al disco viene lanciato anche il secondo singolo “Come l’aria che respiro” un pezzo introspettivo e carico di atmosfera accompagnato dal video ufficiale. LES_IDEALISTI sono:
Fonte: Fatto da voi – Il Fatto Quotidiano “La Band romana “Les_Idealisti” lancia il suo primo album, #NOISE, nove tracce a cavallo tra il sound degli anni 90, l’indie italiano e la musica progressive. Insieme all’album viene lanciato il singolo“Come l’aria che respiro” accompagnato dalvideo ufficiale su Youtube. La storia di questo video è paradossale e divertente. L’idea alla base era semplice, creare l’atmosfera di atomizzazione, di solitudine riflessiva, sentimenti che il brano trasporta molto bene e che la band desiderava imprimere nelle immagini del video. “Attendavamo un giorno di pioggia per ricreare l’atmosfera un po’ cupa e scura” e circa 2 giorni prima del Lockdown (ancora nessuno sospettava che che saremmo arrivati ad oggi e in questo stato), la band decide di sfruttare una serata piovosa per le riprese. l’idea era semplice, una macchina che vagava per le vie della città in prima serata con il brano che l’accompagnava di sottofondo mentre i musicisti, in silenzio, ascoltavano e si lasciavanotrasportare. “Nessuno di noi immaginava che stavamo riprendendo le ultime ore di libertà pre corona virus, fissando per sempre quel momento precedente al lockdown dove cmq già si percepiva paura e confusione e le vie di Roma erano già quasideserte”. Una storia incredibile che, per puro caso, riesce a trasmettere in modo perfetto quel sentimento di ritiro, di introspezione, accompagnati dalle scene di una città spaventata che stava prendendo e misure con la diffusione del virus. Una sorta di “racconto delle memoria” questo video, un caso assai strano per immortalare per sempre le immagini della Capitale prima che tutto si fermasse.” ICASTICO MERCOLEDÌ 6 MAGGIO ESCE IN DIGITALE IL NUOVO SINGOLO “ALCOLICO” il brano è già disponibile in PRE-SAVE Mercoledì 6 maggio esce sulle piattaforme di streaming e digital download “ALCOLICO”, il nuovo singolo del cantautore viterbese ICASTICO! Il brano è già disponibile in pre-save su Spotify. «A chi non è mai successo di bere un bicchiere in più per lasciarsi un po’ andare o combattere l’ansia sociale che ci portiamo dietro? “ALCOLICO” non vuole essere una condanna, ma una descrizione di quello che mi è capitato di vivere in prima persona. – spiega Icastico – Il desiderio di renderci in qualche modo diversi grazie all'alcol spesso sottintende il fatto che, così come siamo, non ci andiamo bene. La mia urgenza comunicativa nasce da questo: il bisogno di svelare i miei mostri interiori, ed imparare a parlarne e conviverci. Magari ridendoci su nel processo!». "Fare i sorrisi quando arrivo ad una festa": non è sempre facile e scontato. Quando non siamo a nostro agio con noi stessi, difficilmente riusciamo ad esserlo con gli altri, e con “ALCOLICO” Icastico ci parla proprio di questa sensazione. Il ritmo incalzante del brano sembra quasi riprodurre la confusione, l'eccitazione e il turbinio di emozioni che passano nella testa del protagonista, che usa l'alcol come escamotage per riuscire a sentirsi bene in mezzo alla gente. Nel testo c'è anche una velata critica alla società di oggi, spesso ipocrita e superficiale. “ALCOLICO” è scritto da Icastico, composto e arrangiato da Alessandro Presti (Dear Jack), prodotto da Sveno Fagotto al Mobsound di Milano e masterizzato da Giovanni Versari. Accanto a Icastico (alla voce e chitarra), troviamo i musicisti Simone Bravi, Marco Cilo, Simone Buzi e Dario Martellini. Icastico , eclettico musicista viterbese, si avvicina fin da bambino al mondo della musica ascoltando di nascosto i dischi dei genitori e imbracciando presto la chitarra. Inizia la sua carriera live a soli 14 anni spinto dall'urgenza di comunicare il suo mondo interiore tramite le canzoni , e da subito esibirsi davanti al pubblico diventa per lui quasi un’esigenza. Le parole che usa nei suoi brani sono spesso taglienti e dirette, accompagnate da sonorità alternative hip-hop e rap rock : da qui il nome d’arte Icastico, che rimanda all'asciuttezza e all'efficacia rappresentativa dei suoi testi. Negli anni ha avuto l’occasione di aprire il concerto della “The Original Blues Brothers Band” al Blubar Festival 2018 e di condividere il palco come cantante e chitarrista con Tony Esposito, Davide Pistoni, Gennaro Porcelli. Ha collaborato con molti autori della scena laziale aggiudicandosi grazie ai suoi arrangiamenti alcuni premi nazionali come “ Premio della critica -Sanremo Rock 2018 ”, “ SottoToni Festival 2017 ”, “ Dallo Stornello al Rap 2017 ”. Il 1° novembre 2019 pubblica il suo singolo d’esordio “ Cristo! ”, che non passa inosservato per il suo carattere pungente e il suo video provocatorio. Attualmente è impegnato nella stesura del primo album. "NON SI PUÒ" è il singolo di esordio dei MAGENTA#9 Da mercoledì 29 aprile è in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali Non si può (BRX), il singolo di debutto della band bolognese Magenta#9. Prodotto e arrangiato da Marco Barusso, il brano è una critica ironica e scanzonata verso i diktat del consumismo nella società delle apparenze, dove il superfluo offusca il valore dell'essenziale allontanandoci dalle gioie autentiche della quotidianità. Con il loro sound ruvido e deciso, che unisce gusto melodico e riff di facile presa, i Magenta#9 lanciano un messaggio più che mai attuale, scolpito dalla voce graffiante di Alessio “Amos” Amorati, frontman e autore del testo. Impreziosiscono il brano gli arrangiamenti di Marco Barusso, debitori verso il rock alternativo e il pop anni '80. «Quando abbiamo iniziato a lavorare al nostro singolo non avremmo mai immaginato che l'Italia e il mondo avrebbero dovuto fronteggiare una minaccia così grave come il Coronavirus.» racconta Amos «“Non si può” è nata in un momento particolare per noi membri della band. Sentivamo l'esigenza di rivalutare l’importanza dei sentimenti e dei valori morali, prendendo le distanze dal mito della “bella vita” che dilagava nella nostra città. Oggi che Bologna è un deserto e che siamo a casa soli o con le nostre famiglie, stiamo riscoprendo il significato autentico di parole come condivisione, fratellanza, perdono e perché no, anche di un sano patriottismo. Speriamo che la nostra canzone possa strappare un sorriso a chi la ascolta, ma soprattutto ci auguriamo che quando usciremo dall'emergenza il nostro mondo sarà diverso, con molto più amore, molta più umana riconoscenza e molti meno “non si può”.» I Magenta#9 sono: Alessio “Amos” Amorati (voce); Amedeo Mongiorgi (chitarra e seconda voce); Raffa Marchesini (batteria); Michele Cavalca (basso); Fausto De Bellis (chitarra solista). I Magenta#9 nascono all'inizio del 2017 nel quartiere “Bolognina” proprio in via Magenta 9, dove i primi due membri della formazione, Alessio “Amos” Amorati e Amedeo Mongiorgi, sono soliti ritrovarsi. Il progetto prende forma attraverso la scrittura di brani inediti e la rivisitazione di canzoni celebri del repertorio della musica italiana, consolidandosi in un rock energico e ruvido, ma al tempo stesso melodico. I riconoscimenti non tardano ad arrivare e a giugno 2017 i Magenta#9 partecipano alla finale di Standing Ovation, concorso indetto dal Comune di Modena in occasione di Modena Park, il celebre evento live di Vasco Rossi. A febbraio 2018 vengono segnalati dalla prestigiosa Rivista Classic Rock Italia e pochi mesi dopo vengono selezionati per la finale dell'Art Music Festival al MEMO MUSIC Club di Milano. Nel 2019 aprono per Rezophonic la serata principale della nota Festa Bikers di Cologno al Serio (BG). Nello stesso anno avviano una campagna di crowdfunding per la registrazione del primo singolo Non si può. Il brano viene realizzato grazie alla collaborazione con il produttore milanese Marco Barusso e segna il debutto discografico della band. CREDITI “Non si Puó” by MAGENTA#9 Alessio Amos Amorati:Voce Amedeo Mongiorgi: Chitarre Fausto De Bellis: Chitarre Emiliano Bassi:Batteria Michele Cavalca: Basso Amedeo Mongiorgi, Fausto De Bellis, Debora Ceneri: Cori Chitarre, synth, programmazioni: Marco BarussoProdotto, arrangiato, registrato e mixato al BRX STUDIO di Milano da Marco Barusso. Masterizzato da Marco D'Agostino al 96Khz.it Studio di Milano. CONTATTI E SOCIAL www.instagram.com/magenta_n.9/ www.facebook.com/MAGENTAnum.9/ Orphan Skin Diseases: disponibile da oggi la Cinematic Version di “Fatherend” Logic Il Logic Records & Burning Minds Music Group sono lieti di presentare la cinematic version di "Fatherend", brano originariamente tratto dal debut album ufficiale degli Orphan Skin Diseases, "Dreamy Reflections". La nuova versione è stata totalmente ri-registrata e ri-arrangiata, e vanta la collaborazione con altri due artisti provenienti dalla famiglia di Burning Minds Music Group: Davide "Dave Rox" Barbieri (Wheels Of Fire, Raintimes, Room Experience) che si è occupato della produzione vocale, e Andrew Trabelsi (Alchemy), che ha invece arrangiato ed eseguito tutte le parti orchestrali. Il frontman Gabriele Di Caro sottolinea: "Abbiamo voluto creare questa nuova versione partendo dalle meravigliose parti di piano, suonate da una nostra cara amica, Angela Busato. Sotto la supervisione del produttore vocale Davide "Dave Rox" Barbieri, io e Dimitri abbiamo ri-registrato tutte le parti vocali, creando diverse interazioni e nuove sfumature non incluse nella versione originale. Il nostro obiettivo era quello di dare una sferzata di aria fresca a questo brano, che è davvero importante per l'intera band. Spero che gli ascoltatori sapranno apprezzarlo allo stesso modo in cui noi lo abbiamo fatto registrandolo nuovamente.". Il brano, mixato e masterizzato da Dedo Lorenzi al Dedolor Music Headquarter, è disponibile ora su Youtube con un lyric video dedicato, creato dallo stesso Gabriele Di Caro. Sarà inoltre presente a breve su tutte le piattaforme digitali. "Fatherend - Cinematic Version" formazione: Gabriele Di Caro: Vocals Dimitri Bongianni: Vocals Ospiti speciali: Angela Busato: Piano & Synth Solo Andrew Trabelsi: Orchestra "Dreamy Reflections" info: http://www.burningmindsgroup.com/logic-illogic/releases/91 Orphan Skin Diseases formazione: Gabriele Di Caro: Voci Dimitri Bongianni: Voci David Bongianni: Chitarra e Cori Juri Costantino: Basso e Cori Massimiliano Becagli: Batteria Web/Social Links: https://www.orphanskindiseases.it https://www.facebook.com/orphanskindiseases http://www.burningmindsgroup.com/logic-illogic https://www.facebook.com/logicillogicrecords ESC: “VIA DELLE PALME” in radio dal 5 maggio il singolo che anticipa l'uscita del disco del cantautore romano "ARGONAUTA" Francesco Botti, in arte ESC, inizia a suonare entrando a far parte dei For a Saleswoman’s Sake, gruppo post rock romano, e con loro apre nel 2009 un concerto dei Bologna Violenta, progetto solista di Nicola Manzan, chitarrista del Teatro degli Orrori. Più recentemente, ha aperto il concerto dei SickTamburo + Ros all'Ardeforte Festival 2018 e il concerto dei Kutso in occasione del "Che Effetto Fa Tour". Esc propone un pezzo pop sul ruolo metaforico dell’estate, con le sue atmosfere e riti, che in questa fase di stallo si attende con ansia di rilancio e riscoperta. “Via delle Palme” esiste realmente ed è il posto del cuore del cuore dell’artista romano. Il singolo è il secondo estratto dall’album d’esordio “Argonauta”, in uscita il 22 maggio 2020. Un disco che racconta percorsi - emotivi, mentali o vere e proprie storie - con un sincero senso di leggerezza. Tutti i pezzi ambiscono a proporre concetti, immagini, ma anche ragionamenti attuali e non banali, che nascono nella quotidianità senza morire in essa, attraverso un linguaggio largamente accessibile. Autoproduzione Radio date: 5 maggio 2020 Pubblicazione album: 22 maggio 2020 Comete: En e Xanax DISPONIBILE DA OGGI IL NUOVO VIDEO DEL PROGETTO DI EUGENIO CAMPAGNA IL RACCONTO DI UN AMORE VISSUTO NELLA SEPARAZIONE È disponibile da oggi il VIDEO della cover del brano "En e Xanax" (Sony Music) di Samuele Bersani realizzata da COMETE, il progetto musicale di Eugenio Campagna. Il video, realizzato durante il lockdown con la regia di Lorenzo Silvestri e Andrea Losa del collettivo Bendo, racconta da una prospettiva più che mai attuale la separazione fisica di una coppia di amanti, costretti a dover affrontare da soli i problemi e le emozioni legate a questo distacco. I protagonisti sono catturati nei vari momenti di quotidianità, dove in maniera quasi simmetrica vivono la loro routine, separati ma connessi. Il brano trova una nuova forma con la reinterpretazione di Comete e grazie al video viene reso estremamente attuale, raccontando così in chiave moderna una canzone pilastro del repertorio musicale italiano. Eugenio riesce a dare un suo significato alle parole del pezzo che diventano per lui, oltre ad essere il racconto di una splendida storia d'amore moderna, un invito ad amare se stessi. -Questa canzone mi ha accompagnato in un momento molto duro della mia vita e avere l’occasione adesso di proporre una mia versione mi da di nuovo modo di esorcizzare quel dolore. Questo brano a mio parere va oltre la storia d’amore tra due individui, ma riesce a parlare anche a chi ha bisogno di intraprendere una storia d’amore con se stesso. In una società dove va tutto veloce, dove esiste una medicina per qualsiasi male non riusciamo quasi mai a stare a faccia a faccia con noi stessi. Questa canzone urla quest’esigenza, l’esigenza di amarsi con tutti i difetti e le paure. Il dolore ci permette di avere un incontro reale con noi stessi e con l’altro, del resto :”dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. - Eugenio Campagna, in arte Comete, è nato a Roma nel 1991. Appassionato di musica fin da bambino, ha iniziato da ragazzo a scrivere canzoni e poi ad esibirsi come artista di strada e nei locali della sua città. Il suo nome d’arte è la sua poetica: “Come te”, è l’esigenza di scrivere le sue storie che poi sono le storie di tutti. Per questo Eugenio definisce il suo genere “Real pop”, parlare del reale, di quel Cornflakes che racconta una storia d’amore. Ed è proprio "Cornflakes" il suo primo singolo, uscito durante la sua partecipazione come concorrente ad X-Factor 13. Ad aprile 2020 esce la sua cover di "En e Xanax", storico brano di Samuele Bersani. |
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Maggio 2020
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