- la musica ai tempi della pandemia - FUNK SHUI PROJECT & DAVIDE SHORTY "Reboot" Il nuovo singolo disponibile da oggi Ascolta "Reboot" su SPOTIFY "Reboot" è il nuovo singolo del collettivo torinese Funk Shui Project e del rapper, cantante e beatmaker Davide Shorty disponibile da oggi 26 marzo su Spotify e tutte le principali piattaforme streaming per Totally Imported distribuito da Artist First. FUNK SHUI PROJECT Gli strumenti musicali, l’amore per l’hip hop, il linguaggio del funk. Queste sono le fondamenta del Funk Shui Project, collettivo di musicisti e produttori torinesi attivo dal 2008. La collaborazione con artisti vicini in questa visione parte con “Andare Via”, la prima pubblicazione accompagnata dalle metriche di Kiave, per poi proseguire nel 2014 con il primo album ufficiale, omonimo, con il rapper Willie Peyote, il tutto contornato da vari mixtape e bootleg. Nel 2016 danno vita al progetto audio-video “In The Loft”, che ha portato gli artisti a collaborare con diverse realtà autoctone e non, creando inediti arrangiati sul momento e registrati in presa diretta. Il risultato è una stagione di 7 episodi dal sapore neo soul e hip hop. Nel 2018 comincia la collaborazione con Davide Shorty che porta la nascita dell'album "Terapia di Gruppo", lavoro che li ha portati ad affermarsi come uno dei progetti hip hop/soul più interessanti d'Italia. Dalla sinergia nata durante tour estivo di "Terapia di Gruppo", il colelttivo torinese decide di replicare la collaborazione con Davide Shorty dando vita a "La soluzione" il secondo album di questa fortunata collaborazione. L’attuale formazione del gruppo è composta dal bassista-fondatore Alex “Jeremy”, il beatmaker Natty Dub, il chitarrista Daniele Fiaschi e Joe Allotta alla batteria. DAVIDE SHORTY Davide Shorty è un cantautore, beatmaker e rapper di Palermo capace di far convivere la sua inconfondibile voce soul con sonorità innovative e melodie contaminate da jazz e rap. Dopo varie esperienze nella scena black siciliana nel 2010 si trasferisce a Londra per intraprendere un nuovo percorso musicale e nel 2012 fonda la band Retrospective For Love, con la quale si fa conoscere nel Regno Unito. Nel 2016 il cantante siciliano firma per Macro Beats, una delle più importanti etichette indipendenti italiane che pubblica il suo primo album ufficiale "Straniero", lavoro che lo porta ad esibirsi sui palchi di tutta Italia parallelamente alle prestigiose collaborazioni con artisti del calibro di Robert Glasper, Jordan Rakei e Mr Jukes (Bombay Bicycle Club). Nel 2018 pubblica insieme ai Funk Shui Project l’album "Terapia di Gruppo", che viene apprezzato molto tanto da pubblico e critica tanto da portare il progetto ad esibirsi in più di 40 date in tutta Italia incluse i prestigiosi opening internazionali a Chinese Man e Daniel Caesar (grammy award 2019). La fortunata collaborazione tra Davide e i Funk Shui Project continua nel 2019 quando esce per Totally Imported l’album “La Soluzione” che conferma la sinergia artistica tra il cantante e il collettivo torinese. Al disco segue un tour nei club più prestigiosi di Italia facendo registrare il tutto esaurito nelle principali città italiane: Bologna, Milano e Roma. REBOOT Reboot è un brano che trova la sua genesi e il suo compimento nell'arco della prima settimana di quarantena imposta a tutta Italia a causa dell'epidemia di Coronavirus mentre Davide Shorty, ormai da più di dieci anni a Londra, si scontrava con l'emergenza inglese ancora all'inizio, con tutti i dubbi del caso. Il brano vuole essere un grido di speranza, una lettera d’amore al mondo, alla vita, che risuona ricordandoci cosa ci rende veramente simili e uniti. Mentre il pianeta si ribella e ci ricorda quanto siamo umani e fragili, ne mettiamo in musica le sfumature per stare profondamente vicini e farci forza in questo momento di crisi, nella speranza che questo reboot ci renda più forti e, quando ci ritroveremo, più consapevoli. Su un beat hip hop con sfumature neo-soul i Funk Shui Project & Davide Shorty ricominciano da capo. "Abbiamo sentito un grande bisogno di esternare le nostre emozioni relative a momento, un po' per sentirci più vicino al nostro paese, un po' dar forza alle persone e a noi stessi. Per rimanere sani e forti bisogna sentirci profondamente uniti." CREDITS "Reboot" è stata scritta da Funk Shui Project e Davide Shorty, prodotta e mixata da Stefano “Natty Dub” Casalis al Soulcat Studio di Bologna, le chitarre sono di Federico Ciancabilla. Il progetto grafico è a cura di Ale Giorgini, le foto sono di Ambra Parola. Artista: Funk Shui Project & Davide Shorty Brano: Reboot Etichetta: Totally Imported Promozione: RC Waves
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PINO SCOTTO DOMANI ESCE IL NUOVO ALBUM “DOG EAT DOG” Da domani, venerdì 27 marzo, sarà disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download “DOG EAT DOG” (Nadir Music), il nuovo album di PINO SCOTTO! Il pre-save del disco è attivo al seguente link: backl.ink/138137869, mentre il CD in formato fisico sarà disponibile dal mese di aprile. «Voglio che ogni nuovo album che scrivo sia diverso dai precedenti – racconta Pino Scotto – Mi piace sperimentare, ma sempre mantenendo un sound coerente, quello che mi contraddistingue ormai da anni. Con “Dog Eat Dog” ho voluto portare 11 brani inediti che raccontassero a modo mio la società di oggi: il titolo si riferisce infatti alle piccole battaglie sociali che ogni giorno scoppiano inutilmente.» Tra riff e assoli di chitarra, con “Dog Eat Dog” Pino Scotto realizza un percorso musicale che parte dagli ’70 per arrivare ai giorni d’oggi, con testi che vogliono far riflettere l’ascoltatore sull'egoismo e la superficialità del mondo odierno. Composto da 11 brani inediti e dalla cover dello storico brano dei Vanadium “Don’t Be Looking Back”, il disco affronta anche tematiche più personali, come “Same Old Story”, dedicata alle storie d’amore di una vita, o “One World One Life”, dedicata a suo figlio. L’album, prodotto artisticamente da Pino Scotto, è mixato e masterizzato da Tommy Talamanca presso i Nadir Music Studios di Genova, mentre la produzione esecutiva è dello stesso Pino Scotto e Federico Gasperi. Alle chitarre e arrangiamenti Steve Volta, al basso Leone Villani Conti (Trick or Treat), alla batteria Federico Paulovich (Destrage) e alle tastiere Mauri Belluzzo (Graham Bonnett, ex Rainbow). Questa la tracklist dell’album: “Don’t Waste Your Time”, “Not Too Late”, “Before It’s Time To Go”, “Right From Wrong”, “Dust To Dust”, “Dog Eat Dog”, “Rock This Town”, “One World One Life”, “Talking Trash”, “Same Old Story”, “Don’t Be Lookin’ Back”, “Ghost Of Death”. L’album contiene, tra gli altri, il singolo “Don’t Waste Your Time”, attualmente disponibile in digitale. Il brano risulta più attuale che mai: cosa succederebbe se Dio decidesse di riversare sull'umanità la sua rabbia e all'uomo non restasse più molto da vivere? L'invito è quindi proprio quello di “non buttare via il proprio il tempo". “Don’t Waste Your Time” è accompagnato dal videoclip prodotto da Lucerna Films, con la regia di Andrea Larosa e la sceneggiatura di Manuel Bova, visibile al seguente link: youtu.be/gjyaC1EkR3s Alla luce dei recenti avvenimenti e delle vigenti disposizioni governative a causa della diffusione del Coronavirus, le date del “Dog Eat Dog Tour” saranno rischedulate; seguiranno comunicazioni nelle prossime settimane. Per gli ultimi aggiornamenti, consultare il sito ufficiale di Pino Scotto e la sua pagina Facebook. Pino Scotto rappresenta l'icona più importante del rock nazionale. Carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, rappresenta la migliore incarnazione della figura del rocker mai apparsa in Italia. La sua carriera ha ufficialmente inizio al termine degli anni '70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, con cui realizza sette grandi album. Fra il 1990 ed il 1992 Pino Scotto realizza il suo primo album solista in lingua italiana "Il Grido Disperato di Mille Bands" ed intraprende un tour con il suo Jam Roll Project. Nel 1993 inizia a collaborare con artisti del livello di Luigi Schiavone, Antonio Aiazzi dei Litfiba, Fabrizio Palermo dei Clandestino (ex band di Ligabue) con cui forma il “Progetto Sinergia” e realizza un album omonimo nel 1994. Nel 1995, a seguito del ritorno con i Vanadium, pubblica "Nel Cuore del Caos". Successivamente esce la compilation “Segnali di Fuoco”, che raccoglie tracce presenti negli ultimi tre album pubblicati ed alcuni brani inediti, comprensivo di un mini – fumetto disegnato da Giacomo Basolu. Nel 2000 esce “Guado”, disco sanguigno articolato in undici pezzi, in cui il rocker si avvale della collaborazione di membri di band rinomate come Extrema e Timoria e di artisti di livello internazionale come la cantante Aida Cooper ed il sassofonista Claudio Pascoli. Dal 2003 al 2008 torna sulle scene con un nuovo progetto, i Fire Trails, accompagnato dal Steve Anghartal e da altri musicisti, con cui apre anche il concerto dei Deep Purple. Già dall'inizio della sua storia con i Fire Trails, collabora con l'emittente televisiva Rock Tv che gli affida la conduzione del programma Database. Il ritorno sulle scene arriva con “Datevi Fuoco (Lo Scotto da pagare)”, un album in italiano nel quale vengono riproposti i migliori brani della carriera da solista di Pino e uscito insieme alla biografia di Pino Scotto. Il progetto è portato in giro in Italia con oltre 150 date, e viene infine coronato dall’uscita del dvd live dal titolo “Outlaw now’n ever”. Nel frattempo la Tzunami Edizioni pubblica un libro intervista biografico scritto da Cristiano Canali, sulla carriera e la vita dell’artista dal titolo “Fottetevi Tutti”. Nel 2010 esce “Buena Suerte”, un grande album Rock 'N' Roll con brani totalmente inediti, che vede la partecipazione di ospiti come Caparezza, i The Fire e Kee Marcello (ex Europe). Nel 2012 esce l’album “Codici Kappaò”, il suo settimo album da solista. Nell'aprile 2014 esce “Vuoti di memoria”, un progetto ambizioso con cinque cover in italiano con un brano inedito e cinque cover internazionali con un inedito in inglese. Nel 2018 pubblica invece “Live For a Dream”, album che racchiude due inediti ed una ri-registrazione dei brani più famosi della sua lunga carriera, con ospiti di grande livello tra cui Sadist, Strana Officina, Roberto Tiranti, Fabio Lione, Marco di Salvia, Fabio Treves, Stef Burns e tanti altri. Il 20 Aprile 2018 esce “Eye for an Eye”, il suo ottavo album di inediti, il primo album contenente esclusivamente brani cantati in inglese. www.pinoscotto.it www.facebook.com/pino.scotto www.youtube.com/user/PinoTV1 www.instagram.com/pinoscotto_real/?hl=it Il grande ritorno di CHILDISH GAMBINO DONALD GLOVER pubblica oggi in digitale il nuovo album “3.15.20” L’artista vincitore di Golden Globe e Emmy Award, attore e produttore, Donald Glover (aka Childish Gambino) pubblica oggi, domenica 22 marzo, in digitale il suo nuovo album “3.15.20”, il primo su etichetta Wolf+Rothstein/RCA Records. Il nuovo progetto discografico è disponibile in due versioni: una divisa in tracce per tutte le piattaforme digitali e un’altra sotto forma di traccia unica con i pezzi mixati, presente sul sito https://donaldgloverpresents.com/ “3.15.20” include 12 brani con importanti collaborazioni: Ariana Grande, 21 Savage e Khadja Bonet. Per promuovere un’esperienza di ascolto condivisa, ai fan di tutto è stata data la possibilità di ascoltare “3.15.20” contemporaneamente su DonaldGloverPresents.com per un periodo di tempo limitato. Track List 3.15.20: 01 0.00 02 Algorhythm 03 Time 04 12.38 05 19.10 06 24.19 07 32.22 08 35.31 09 39.28 10 42.26 11 47.48 12 53.49 Playlist “I COLORI DELLA PRIMAVERA 2020“ La musica indipendente, by Rock Targato Italia Realizzata da: Divinazione Milano e Roberto Bonfanti (scrittore/artista) ASCOLTA SU SPOTIFY “Primavera non bussa, lei entra sicura”, cantava De André. Quest’anno forse dell’arrivo della primavera ce ne stiamo accorgendo meno che mai però, proprio per questo motivo, mentre il mondo impazzisce sempre di più, ci sembra doveroso mantenere salde le nostre consuetudini e proporre anche questa volta, come a ogni cambio di stagione, una playlist che provi a fotografare lo stato di salute della nostra musica. Una playlist che questa volta pesca più che mai a piene mani nel calderone della musica d’autore in ogni sua sfumatura. Tracklist: Non Voglio Che Clara - Liquirizia Un piccolo romanzo condito con malinconia, eleganza e un inconfondibile retrogusto anni ’60. En Roco - Ho chiuso casa La canzone d’autore più classicamente genovese va a nozze con un pizzico di acidità rock Sudestrada - Bazar Quando il pop sintetico incontra la canzone d’autore e il vento del Nordafrica. Paolo Benvegnù - Pietre Paolo Benvegnù. Basta il nome. Una delle poche certezze che continuiamo ad avere. Olden - Aquilone Una canzone che non fa sconti. Come un pugno in faccia dato con un guanto elegantissimo. Lucio Corsi - Cosa faremo da grandi? Andamento da filastrocca, giochi di parole riusciti e pensieri in fermento. Cmqmartina - Carne per cani Si possono raccontare pensieri e storie anche ballando sulla pista di una discoteca. Pay - Giganti Un nome storico del punk italiano non perde mai freschezza e ironia. Mariposa - Licio Un caleidoscopio di contaminazioni, creatività e desiderio di andare sempre oltre. Il Mare Verticale - Mezzo secolo di luce Un pugno di ricordi si rincorrono sul filo di una melodia cristallina genuinamente pop d’autore. L’avversario - La città sta male Fra nebbia e ombre notturne si fa largo un brano rock d’autore moderno e riflessivo. Diodato - La lascio a voi questa domenica Una fotografia in chave pop degli strani tempi che viviamo. Fabrizio Tavernelli - Lune Cinesi Senza porsi confini, si parte dal rock d’autore, si sfiora il prog e si vola verso oriente. I Rumori Di Via Silvio Pellico - Io non so Echi anni ’90 e lampi di poesia sussurrata in una canzone atipica e destrutturata. Massimo Zamboni - Lunghe d’ombre Oltre vent’anni dopo “T.R.E.” dei C.S.I., Zamboni riassapora in modo diverso la Mongolia. GARDA 1990 Il nuovo singolo "ESSERE" in download esclusivos su Indie for Bunnies "ESSERE", il nuovo singolo del progetto post-emocore bolognese GARDA 1990, è in download esclusivo su Indie For Bunnies. Il brano anticipa l'uscita di un nuovo EP prevista per settembre 2020 distribuito da Costello's e Artist First in collaborazione con Floppy Dischi, È un brutto posto dove vivere e Non Ti Seguo Records. Crediti video Video di Giulia Cellino aka RITARDO IG https://www.instagram.com/ritardo_/ “Essere” non è la cura, ma una dura terapia d’urto nell’affrontare la gestione dei rapporti umani. Mettendosi in gioco, affrontando se stessi e i cambiamenti complicati che avvengono inesorabili quando qualcuno cala la maschera o decide di allontanarsi in modo violento, o che avvengono solo nel nostro io. Crediti Testi di Davide Traina Musiche dei Garda 1990 Registrato e Mixato da Simone Padovan presso Vacuum Studio di Bologna, luglio 2019 GARDA 1990 Bologna // post-emocore Il progetto solista di Davide Traina, Garda 1990, nasce in un piccolo studio di architettura in Via Marsala a Bologna, nel maggio 2017, un mix di sfumature midwest emo ed esigenza espressiva 90s che ci catapulta sui pianeti The Get Up Kids e Mineral. Nel febbraio 2018 partecipa alla compilation in cassetta “Nothing I Can't Handle By Running Away” promossa da una delle label regine del lo-fi italiano Nervi Cani. La traccia “Town 59” è un intimo esperimento da cameretta che anticipa le caratteristiche, le atmosfere e le tematiche di Garda 1990; una chitarra scarna, echi lontani, un beat inesistente, la malinconia della suburbia. Durante il marzo 2018, Davide si concentra sulla scrittura e le registrazioni di “Downtown”, il primo disco in uscita a marzo 2019 per le etichette indipendenti Oh! Dear Records, Dreamin Gorilla Records, E' Un Brutto Posto Dove Vivere, Tristezza Is The New Felicità. Nel corso dell'estate 2019, dopo una serie di concerti, avvengono due importanti cambiamenti: da una parte entrano ufficialmente nel progetto Lorenzo Atti al basso e Albrecht Kaufmann alla batteria, dall'altra Davide Traina sceglie di passare dalla lingua inglese all'italiano. Il risultato di questa mutazione viene immediatamente messo in pratica creando un vero e proprio power trio emocore con riferimenti postgaze. La formazione entra in studio a Luglio e registra cinque nuovi brani. L'EP che ne esce fuori si intitola “Venti”, vedrà la luce dopo l'estate. Contatti Spotify Youtube BARTOLINI Disponibile ora il video di“Lunapark” secondo estratto dal debut album PENISOLA in uscita il 3 aprile 2020 con distribuzione Carosello Le introspezioni dei vent’anni in un viaggio musicale tra Roma e Manchester in un disco che è un omaggio agli affetti e alla condivisione per non trasformarsi in terre isolate Non dirmi mai conferma il cantautore classe '95 come uno dei talenti più interessanti in circolazione". (Rolling Stone Italia) "Lunapark" è il secondo inedito che anticipa il debut album di BARTOLINI, Penisola, in uscita il 3 aprile con distribuzione Carosello Records. "Lunapark è una canzone che parla delle cose che finiscono e di quel luogo sospeso in cui ci ritroviamo soli, persi. Tutti noi siamo pronti a esplodere come dei fuochi d’artificio e a brillare come delle luci di una qualche giostra, inconsapevoli nella nostra felicità. Il Lunapark è il luogo in cui convive questa duplicità di sentimenti.". Classe 1995 e di origini calabresi, Giuseppe Bartolini ha passato i sui ultimi anni tra Roma e Manchester, esperienze e culture che si riflettono alla perfezione nella sua scrittura e nel suo sound. Le 11 tracce di Penisola, infatti, ci regalano un mix di sonorità che vanno dal britpop, alla new wave d’oltreoceano (Wild Nothing, Beach Fossils) al cantautorato pop all’italiana, maturato proprio a Roma, capitale dell’indie italiano di ultima generazione. Prima di "Lunapark", il cantautore ha pubblicato la traccia “Non dirmi Mai” (accompagnato dal video visibile a questo link) le cui atmosfere sono proprio figlie dei 1700 km che dividono Roma da Manchester, e che contengono chiari riferimenti alla nuova scena musicale italiana con sonorità marcatamente british, per attitudine e dinamismo. Dopo l’ep d’esordio BRT Vol.1 (2019), questo disco apre un nuovo capitolo del cantautore: un viaggio introspettivo che lo ha portato in luoghi nuovi, quelli della maturità, degli affetti e del bisogno della vicinanza dell’altro. Spiega Giuseppe: “Se due anni fa il mio sogno era restare a vivere in Inghilterra, o comunque ritornarci, adesso il mio pensiero principale è non restare solo e passare più tempo con la mia famiglia e i miei amici. Cercare, insomma di non chiudermi nel mio guscio, di non essere un’isola.”. Penisola mostra certamente una maggiore consapevolezza dell’artista che prende coscienza dei propri limiti e del tempo che passa; un album che lotta contro il tempo che passa e che tende ad allontanarci, gli uni dagli altri. Un album che è una canzone d’amore, o di amicizia. “La cosa che caratterizza quest’album e che mi affascina particolarmente è il fatto che mi senta come se lo avessi scritto in luoghi diversi che poi sono diventati un unico luogo. Quel luogo, in questi 4 anni, sono sempre stato io. È un album in cui parlo principalmente dei miei affetti: ci sono delle canzoni, ad esempio, che parlano di mio padre, da sempre una fonte di ispirazione infinita per quello che faccio.”. TRACKLIST 01. Sanguisuga – 02. Iceberg – 03. Millennials – 04. Lunapark – 05. Follow – 06. Profilo falso -07. Non dirmi mai – 08. Roma – 09. Penisola – 10. Astronave – 11. I Love America BIO Bartolini, classe 1995, è nato in riva al mare, ma presto è stato adottato dalla città. Inizia da giovanissimo a scrivere musica nella sua stanza e nel 2019 pubblica il suo primo EP: BRT Vol.1, una raccolta di cinque canzoni che riassumono i suoi ultimi quattro anni di vita e di scrittura, partendo dalla Calabria per cercarsi a Roma e trovarsi finalmente a Manchester. In un mix di sonorità tra il britpop, la new wave d’oltreoceano (Wild Nothing, Beach Fossils) e il cantaurato pop all’italiana, dopo un tour estivo impreziosito dall’apertura di due date dell’Evergreen Tour 2019 di Calcutta e dalla partecipazione al MI AMI 2019, pubblica il nuovo singolo Te in particolare. I brani "Non dirmi mai" e "Lunapark" hanno anticipato la pubblicazione del debut album Penisola, in uscita il 3 aprile con distribuzione Carosello Records. facebook.com/olinibartolini/ • instagram.com/olinibart/ Slow Wave Sleep Il nuovo album Spiro nell'Ecosistema in CD e digitale Spiro nell'Ecosistema è l'ottavo capitolo della saga di Rèfles, un personaggio fittizio e molto strano che fa da filo conduttore a tutte le vicende narrate nei dischi di Slow Wave Sleep. Réfles è l'incarnazione delle emozioni umane represse, composto da plasma nero che, nel tempo, ha acquisito una propria coscienza e vive in un'altra dimensione insieme ad altri Archetipi. Riesce a comunicare con gli esseri umani solo attraverso i sogni e l'Arte. Nell'episodio narrato in Spiro nell'Ecosistema, la Corte Suprema degli Archetipi condanna Rèfles a reclusione, come misura precauzionale per i troppi poteri acquisiti. Ma un suo frammento riesce ad arrivare sulla Terra: ha la forma di un fulmine e colpisce Spiro, un pescatore solitario del fiume Reno. Così Rèfles si impossessa del suo corpo e, vagando per il bosco, incontra altri esseri umani a cui racconta la sua storia. Vuole convincerli a seguirlo. Lo scopo: iniettare un po' di plasma in ogni individuo per dissolvere l'impero degli Archetipi. L'album è stato interamente registrato live in studio (in presa diretta) ed è composto sia da inediti che da rivisitazioni di brani apparsi nei precedenti lavori a nome Slow Wave Sleep. Scopri di più su https://www.swsleep.net Slow Wave Sleep è una realtà incentrata su di me – spiega Emilio Larocca Conte, artefice principale del progetto. Ma è anche una band, nel senso che chiunque può parteciparvi e avere potere decisionale se per il bene del progetto. È anche un marchio per produrre contenuti a 360 gradi ispirati al concept surreale dei testi, sperimentando combinazioni tra formati. È istinto, impatto visivo, suoni e concetti provenienti dall’inconscio buttati giù in serie anche senza connessione logica, che acquistano un senso spesso rivelatorio a posteriori, nel momento in cui liberiamo la mente da costrizioni. Quanto all'entità immaginaria Rèfles, protagonista di Spiro nell'ecosistema così come di altre opere a nome Slow Wave Sleep, questa incarna le emozioni represse: ogni volta che le tratteniamo, un pezzo di noi vola via e va a far parte del suo corpo. La saga di produzioni incentrata su Rèfles, di cui Spiro nell'ecosistema è il nuovo capitolo, narra dei suoi tentativi di agganciare la persona giusta che possa ospitarlo. Dal punto di vista concettuale, ogni episodio è slegato da un altro e vede Rèfles rappresentato in modo diverso. Nel primo, KAI, è latente in un viaggio tra i sette stadi del chakra. Nel secondo, Animal Instinct, è un pinguino che imita altri animali. Nella trilogia di Hypnagogic composta da tre volumi (un disco di collaborazioni, un cortometraggio e una lunga suite di chitarre di poco più di tre ore) è un adolescente che viaggia nello spazio. Ne L’ultimo Uomo è un sopravvissuto all’estinzione di massa in un mondo futuristico e distopico. In Chroma è un ricercato cospiratore sul monte Olimpo, nell’Antica Grecia, che cerca disperatamente la donna che l’ha fatto evadere. Spiro nell’ecosistema è il primo episodio della saga di Spiro, un pescatore solitario reincarnazione terrena di Rèfles. Rappresenta un nuovo inizio, un cambio di prospettiva, il sogno che si fa tangibile e si mescola col reale in modo omogeneo. Una volta individuato un umano compatibile, Rèfles fa in modo da impossessarsi del suo corpo uccidendolo. Spiro, di età non pervenuta, colto da un fulmine durante la sua consueta attività, diventa strumento di redenzione. L’obiettivo di Rèfles è, da un lato, riguadagnare la stima e, dall’altro, ottenere un soddisfacimento del suo senso di giustizia, comune a tutti gli Archetipi. Spiro appare selvaggio, rude, incapace di relazionarsi con gli altri perché acerbo, ma consapevole di dover integrarsi e conquistare la sfera pubblica per poter raggiungere l’obiettivo. È riconoscibile da tre strisce nere marcate sul volto, fatte della stessa materia del suo inquilino Rèfles. Entra subito sulle tracce di umani, e riesce a trovare due ragazzi e una ragazza. Restituisce loro le emozioni represse durante il sonno, ma questi notano il cambiamento e scappano via da lui. In seguito scoprono il suo segreto: metà del suo corpo possiede sangue nero, l’altra metà normale. Spiro/Rèfles utilizza questo sangue per restituire alle persone le emozioni represse, mordendosi la mano sinistra e dipingendo tre strisce in volto con quel sangue. Da questo momento inizia un inseguimento: Spiro/Rèfles vuole assolutamente evitare che la sua identità venga scoperta e giudicata negativa, ma ha bisogno di complici. Riesce a trovarli, si riappacificano. La sera, di fronte ad un falò, racconta loro la sua storia e li convince ad aiutarlo. I tre, così, lo portano in città. Il racconto brano per brano Fiore di Loto Il momento del risveglio di Spiro, la genesi. Un’ode alla notte, un’invocazione alla natura come prima alleata. Il ritrovo dei tre compagni, le peripezie. Il finale rappresenta il falò conclusivo, sta per iniziare a raccontare la sua storia. Caveat Emptor Si parte dalla nascita. Rèfles in ogni sua avventura è entrato in punta di piedi nei sogni, presentandosi come figura maschile turbolenta, ambiziosa, inquieta, nata in una posizione svantaggiata da riscattare. Ragnarök Il momento in cui bene e male si scontrano, il momento della battaglia in qualsiasi americanata vista con gli occhi dell’eroe popolare. Shiroi Un altro combattimento, questa volta contro le forze della natura. Storia marinaresca in cui una nave viene affondata da una bestia marina. Soltanto Rèfles e Shiroi si salvano, due adolescenti devoti alla vita di mare. È anche un omaggio a tutta la letteratura marinaresca. Elogio della Follia Altro combattimento, questa volta contro sé stessi, parteggiando per il lato irrazionale, la Follia, come motore di ogni azione creativa dell’uomo. Più importante dell’amore, altra conseguenza della follia. Garuda Battaglia finita. Vince l’egoismo nella sua forma più brutale e utilitarista. Una canzone d’amore dedicata alla propria ombra intesa come passato glorioso da inseguire costantemente e da onorare ad ogni costo, servendosi dei suoi simili. Valzer Nero Battaglia finita. Vince la frustrazione che diventa spinta motivazionale di rivincita, contro l’accettazione della propria condizione. Parresìa Battaglia finita. Vince l’equilibrio e la pace dei sensi. Il caos si riordina in un nuovo stato di armonia liquido. Angela Inno all’amicizia incondizionata, alla complicità, all’empatia. I tre decidono di aiutare Spiro nel suo intento. Note Attivo dal 2015 per volere di Emilio Larocca Conte, Slow Wave Sleep rappresenta un validissimo esempio di cosa voglia dire fare musica nel terzo millennio. Proprio come tutti gli altri artisti appartenenti al roster di AR Recordings, infatti, anche il progetto Slow Wave Sleep intende il genere di partenza solo in qualità di trampolino di lancio verso orizzonti sempre diversi, sfaccettati e aperti a nuove e dirompenti incursioni. Ecco perché all’ascolto di una qualunque delle composizioni firmate da Larocca Conte e soci è possibile lasciarsi trasportare in vere e proprie mareggiate di suono e contenuto. Partendo da costruzioni sostanzialmente cantautorali, il mondo Slow Wave Sleep sprigiona con grande potenza viscerale tutta una vastissima serie di generi e arrangiamenti ampiamente immersi in elettronica, wave, rock, post-rock e sophisti-pop. Il tutto immerso anche in costruzioni strutturali spesso di lunga durata che fanno largo uso del concetto di suite e di “concept album” aderente all’ambito progressive. Del 2018 è il primo album L’ultimo uomo, seguito a pochi mesi di distanza dal successivo Chroma. Forte, però, è anche la matrice letteraria dell’intero progetto, che culmina – al di là della costruzione sintattica di testi in lingua italiana estremamente intensi e curati – nella produzione del libro intitolato Spettro. A detta della band, «SWS ha lo scopo di raccontare storie attraverso una musica “liquida” perché i suoni, come l’acqua, adattano l’idea a qualsiasi contenitore per nutrire l’anima e mostrare la nostra parte migliore». L’intera produzione di Slow Wave Sleep è incentrata su Rèfles (un personaggio inventato) e sulla bizzarra narrazione della vita attraverso i suoi sogni. La band di Spiro nell'ecosistema: Emilio Larocca Conte: voce e chitarre Gilberto Ongaro: Tastiere, cori e voce in Angela Andrea Cascini: chitarre Stella Canonico: basso e cori Gabriele Larocca Conte: batteria Con la partecipazione di Filippo Crisci (chitarre elettriche in "Shiroi" e "Elogio della follia"), Lorenzo Musca (sax in "Ragnarök" e "Parresìa"). Registrato in presa diretta il 25 febbraio 2019 presso lo Studio Caravanserraglio sotto la supervisione di Mimmo Crudo e Roberto Comastri. Mixato da Michele Postpischl al Mushroom Studio. Mastering a cura di Roberto Priori. Artwork a cura di Giuseppe Cosentino. Copertina tratta dall'opera "Caccia alla volpe" di Emilio Larocca. Prodotto e pubblicato da Stefano Gallone per AR Recordings. Co-prodotto da Nilasphere Music. CONTATTI Sito ufficiale https://www.swsleep.net https://www.facebook.com/swsleep Youtube https://www.youtube.com/channel/UCucaFBIe653xNnM9P_sOHcw AR Recordings Press Office arrecords@outlook.it www.facebook.com/ARRecordingsOfficial 2DIALOGUE FUORI OVUNQUE “WRONG PERFECT CHOICE” Claudio Brambilla, polistrumentista e backliner dal 2010, a marzo 2018 da vita 2Dialogue, l’estensione Sonora del suolo. Dopo una lunga militanza con la band pratese Fantasia Pura Italiana traspone integralmente la sua esperienza di fonico e di compositore di soundtrack all’interno di 2Dialogue, progetto Dream Pop dalle forti contaminazioni Trip Hop e Ambient. 2Dialogue non è tuttavia solo una manifestazione della sua individualità: è un lavoro simbiotico di molteplici figure e aspetti, curate nel dettaglio a livello grafico, fotografico e compositivo. Il prodotto finale è quindi un personale mezzo di dialogo fra l’interiorità e il mondo esterno, la manifestazione di una rivincita personale costruita scandagliando le proprie zone d’ombra. Una vera e propria esperienza auto-psicanalitica in chiave ELETTRONICA. “Parte tutto in un novembre già freddo, nella mia stanza dove sono stato abbandonato una e un’ ultima volta, dove il ricordo di quell’addio echeggiava ancora fra le pareti di una casa vecchia e un nuovo muro di cartongesso tirato su per dividere uno spazio comune che di comune aveva ben poco oramai. Una stanza che mi ripeteva ogni giorno di andarmene da lì, non riuscire a sfogarsi crea dei nodi sia nel corpo che nella mente. Nodi che sono riuscito a sciogliere tramite la musica, quella musica creata in modo fluido senza nemmeno sapere cosa sarebbe diventato, senza uno scopo premeditato, senza sapere che avrei scartato quei primi 3 pezzi perché mi sarei spostato su un altro genere. Lascio il rancore e la delusione dentro quei pezzi, ci faccio una cornice e li appendo. Ho scoperto un io che non conoscevo, che sottovalutavo, che mi hanno fatto sottovalutare. Inizia così un dialogo con il mio subconscio e con quell’io che si relaziona con la società, quella società che ti giudica se ti o non ti comporti in un certo modo. Quella società che non mi spaventa più ormai. Quella società con cui dialogo ogni giorno per dare vita a qualcosa di nuovo.” Questi i link: https://www.instagram.com/2dialogue/ https://www.facebook.com/2dialogue https://soundcloud.com/2dialogue Video spider web: https://youtu.be/W6_7-bWiNzw Wrong Perfect Choice - EP https://open.spotify.com/album/7AYpChZYm0qd3E2SJ5kmsB Responsabile Comunicazione : Valentina Parigi valentina@primalbox.it Etichetta :Primalbox Si può essere eleganti e moderni ed allo stesso tempo sensuali con sonorità meno recenti, questo è ciò che ho scoperto ascoltando il progetto bellissimo chiamato: 2 Dialogue e credetemi le mie parole non sono un controsenso (ascoltare per credere). Arriva da Prato ed è appena uscito con un ep dal titolo "Wrong Perfect Choice". Dietro c'è per ora un mistero, visto che non ne sappiamo più di tanto ed anche la sua pagina Facebook, non ci permette di avere maggiori informazioni e la cosa, crea ancora più suspence. Il sound colpisce in modo deciso, se siete amanti di quell'electric pop sound, vicino a band come i Massive Attack oppure i Portishead. Il video che vi presentiamo di seguito della canzone "Spider Web", è estratto proprio dal loro ep d'esordio che è stato pubblicato dall'etichetta discografica Primal Box il 15 marzo. Noi di Deliri Progressivi li terremo d'occhio ... 2 Dialogue su Spotify Roberto Bruno ANDREA BIAGIONI ONLINE IL VIDEO DI “LEVA LA RETE” il nuovo singolo estratto dall’ultimo album “PRANZO DI FAMIGLIA” Da lunedì 23 marzo, è online il video di “LEVA LA RETE” del cantautore e polistrumentista ANDREA BIAGIONI, terzo singolo estratto dal suo ultimo album “PRANZO DI FAMIGLIA” (Adesiva Discografica/Self), disponibile nei negozi, sulle piattaforme streaming e in digital download. Il video, è parte del progetto “Colour Behind The Walls”, una live session realizzata la scorsa estate nei sotterranei del baluardo di San Paolino, all’interno della cerchia muraria di Lucca, durante la quale il cantautore toscano ha presentato in anteprima il suo album “Pranzo di Famiglia”. «"Leva la rete" – dichiara Andrea Biagioni – è un brano dai suoni profondi che trasporta lentamente l’ascoltatore in un viaggio di grande dinamica sonora, sottolineando la rabbia e le emozioni contrastanti di un momento di bassa autostima.». “PRANZO DI FAMIGLIA”, realizzato con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, è il primo lavoro completamente in italiano di Andrea Biagioni, un disco che mescola con sapienza di arrangiamenti sonorità pop, folk e blues. Nel titolo è racchiuso il concept dell’intero album, che si compone di otto brani autobiografici in cui Andrea Biagioni confessa le sue debolezze e i suoi punti di forza con il linguaggio intimo e confidenziale di chi si racconta ai propri affetti in un momento di raccoglimento, come quello di un pranzo in famiglia. Questa la tracklist del disco: “Alba Piena”, “Surferemo”, “Violet Peonie”, “Via Da Me”, “Capotreno”, “Leva La Rete”, “Come Si Fa”, “Angela”. Classe 1988, Andrea nasce in provincia di Lucca e si avvicina alla musica all’età di 10 anni, avviando un percorso che lo porterà ad essere un valido polistrumentista ancor prima che un cantante. Inizia a studiare dapprima il pianoforte, per poi dedicarsi alla conquista della sua compagna di vita, la chitarra, aggiungendo con il tempo la padronanza di altri strumenti tra cui varie percussioni (cajon, bongo, djambé, udu), il basso elettrico e l’armonica a bocca. A soli 14 anni inizia la gavetta esibendosi live nei locali lucchesi. Passo dopo passo guadagna la giusta credibilità, partecipa ad alcuni festival e inizia a suonare come turnista in diverse realtà, tra cui il progetto “Voci Sole” di Paolo Ruffini. Partecipa anche a svariati musical, girando l’Italia assieme ad una compagnia teatrale per cinque anni. Ammesso al Berklee College of Music di Boston, abbandona gli studi nel 2016 per partecipare alla decima edizione di X Factor. Gareggia nella squadra degli “Over 25” di Manuel Agnelli arrivando in semifinale e presentando l’inedito “Il Mare Dentro”. La collaborazione con Manuel Agnelli prosegue anche al di fuori della trasmissione, tanto che aprirà le prime 12 date del “Folfiri o Folfox Tour 2017” degli Afterhours. “Il Mare Dentro” è anche il titolo dell’EP pubblicato dopo la partecipazione ad X Factor, che oltre all’omonimo inedito contiene cinque cover da lui interpretate nel corso del talent show. Nel 2018 entra nel cast di Sanremo Giovani con l’inedito “Alba Piena”. Unico fra i partecipanti ad essere accompagnato da un terzetto d'archi, la sua performance risulta molto accorata e convincente e conquista il quarto posto della prima delle due serate del Festival. Il video del brano, frutto di un’idea di Augusto Titoni e di Andrea, rappresenta il passaggio, la scelta, la presa di coscienza del cambiamento radicale che avviene nella vita del protagonista, attraverso immagini che raccontano con semplicità ed eleganza, il rifiorire delle emozioni da uno stato di aridità emotiva. Un ritratto autobiografico come primo tassello di un progetto che si svilupperà nell’album “Pranzo di Famiglia”, uscito il 25 ottobre 2019. Andrea Biagioni è un musicista raffinato e poliedrico, capace di sperimentare diversi generi tra cui il funk, rock, country, reggae e r&b, ispirandosi ad artisti diversi fra loro come Simon & Garfunkel, James Taylor, Nick Drake e Jeff Buckley, senza dimenticare Bob Marley, The Verve, Radiohead e i più attuali Blake Mills e Bon Iver. www.facebook.com/andreabiagioniofficial www.youtube.com/user/biagioandre88 www.instagram.com/andreabiagioniofficial www.twitter.com/biagioniandrea1 www.open.spotify.com/artist/5LHW1HcZAnB5yui9HiSKD5 www.instagram.com/adesivadiscografica |
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Maggio 2020
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