AL LIBRACCIO DI FIRENZE PRESENTAZIONE DI TRIBAE, WORDLESS NOVEL DI LUCA BRANDI CON LA COLONNA SONORA DI ARLO BIGAZZI Venerdì 1 marzo, alle ore 18 presso la libreria IBS Libraccio di Firenze (via de’ Cerretani, 16r), verrà presentato il progetto multimediale “Tribae”, la wordless novel “Tribae - The Cascade” (Hollow Press) scritta e disegnata da Luca Brandi e il cd “Tribae Soundtrack” (Materiali Sonori) realizzato da Arlo Bigazzi con la complicità di del Tuxedomoon Blaine L. Reininger e di Mirio Cosottini e Pier Luigi Andreoni. Interverranno, oltre agli autori, Bruno Casini (scrittore e storico di culture altrernative) e Cristina Simoncini. Nel corso della presentazione si terranno alcuni live act con Arlo Bigazzi, il trombettista Mirio Cosottini e l’electronic designer Lorenzo Boscucci. Il wordless novel di Luca Brandi, è il primo capitolo di una trilogia pubblicata dalla Hollow Press, una casa editrice indipendente che si sta affermando come una tra le più interessanti imprese editoriali dedicate al fumetto alternativo nel panorama italiano e internazionale. Nasce da una rilettura estetica da parte dell’autore delle statuette preistoriche del Neolitico, le quali, all’interno di un luogo fantastico/metafisico, assumo il ruolo di esseri mutaformi propiziatori di una nuova specie. La particolarità del progetto è che il libro ha una sua colonna sonora, pubblicata dalla storica etichetta Materiali Sonori e composta da Arlo Bigazzi con Blaine L. Reininger e Pier Luigi Andreoni (riunendo così i tre quarti di quel gruppo di lavoro che realizzò diciotto anni fa, sotto il nome di Keen-O, “Nobody Knows How And Why”). Al trio originale si è poi aggiunto il trombettista Mirio Cosottini, permettendo così di realizzare atmosfere che sperimentano in più universi musicali: ambient ed elettronica con richiami jazz, contemporary e art-rock, atmosfere Tuxedomoon. Ingresso libero. sounds: www.youtube.com/watch?v=_llZ3v4lMK4 => Tribae - The Concert in prima assoluta al Teatro di Cavriglia (AR) sabato 30 marzo per Materiali In Scena 2019 con ARLO BIGAZZI (basso); MIRIO COSOTTINI (tromba); PIER LUIGI ANDREONI (tastiere); LORENZO BOSCUCCI (electronics). Scenografie e installazioni di LUCA BRANDI. Animazione video di ROSSANO DALLA BARBA www.youtube.com/materialisonori www.facebook.com/materialisonoriconcerti www.twitter.com/materialisonori www.cloudsound.com/materialisonori www.materialisonori.com www.materialisonori.it info: 055.9120363 booking@matson.it MATERIALI SONORI NEWS ON LINE n. 239 – FEBBRAIO 2018
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Il sogno di Pisolino: un viaggio fantastico tra narrazione e rappresentazione Libri diversi in attesa di lettura, tutti importanti secondo gli indici di gradimento espressi dai volumi di vendita o da segnalazioni della critica militante. E più nascosto, sul piano della scrivania, un volumetto quasi quaderno sembra sussurrare: “Prendimi, ti dono parole, immagini, intuizioni, spazi, colori. Quindi sogni.” Ne sfoglio le pagine e un insieme multicolore si snoda attraversato da un metaforico lunghissimo tappeto volante di parole per portarci lontano, come nell’immaginifico viaggio di Aladdin con la sua Jasmine nel celebre film d’animazione della Walt Disney. Rime, assonanze, metafore, giochi di parole ed altro ancora si rincorrono, s’intrecciano, si distendono, rimbalzano, volano e costruiscono una filastrocca, erigono una storia! Poi in ogni foglio la matita, il pennarello, il colore, una grande varietà di codici espressivi rivelano immaginazione, gusti, scelte, interessi, simboli, animismo: il pensiero narrativo del bambino e il valore del disegno. Questo è, ad un primo sguardo, il libro di Daniele Fracassi “Il sogno di Pisolino. Illustrato dai bambini delle classi terze Scuola primaria di Marcianese – IC Don Milani Lanciano – a.s. 2017-2018” Casa Editrice Carabba, Lanciano, 2018. Fracassi non è più tra noi. Ma il suo amore per il teatro e la scrittura vive ancora grazie anche all’opera e all’attività di Eva Martelli che ha desiderato la luce per questa lunga filastrocca, uno degli ultimi sogni di Daniele, affidandola a bambini di terze classi elementari e ai loro insegnanti per una visione dal forte valore proiettivo attraverso simboli rappresentativi che accompagnano e rappresentano il linguaggio: il disegno come funzione privilegiata d’accesso. Pisolino è un bravo bambino sia a casa che a scuola con un piccolo problemino mattutino: non riesce ad alzarsi al richiamo della mamma e preferisce indugiare a lungo nel tepore del suo letto sognando “un mondo intero”. Nei suoi sogni compaiono tutti gli elementi che caratterizzano la poetica infantile: la natura nei suoi molteplici aspetti trasformati in elementi vivi e vitali e dai particolari comportamenti fuori da ogni standardizzazione, gli animali autentici ma strani e animati da una personale logica creativa, le cose immerse in un realismo magico senza limite. Un viaggio onirico oltre ogni confine, si gioca dalla terra al mare al cielo tra stelle e pianeti insieme ai compagni di una bizzarra arca di Noè. Poi per Pisolino un risveglio forzato da parte del papà, la corsa a scuola mentre intorno il mondo è più bello, forse erede del sogno e l’incontro con Pisolina la sua compagna di banco. Entrambi felici, accomunati dal desiderio di scambiarsi i racconti, si allontanano dall’Autore che rivolgendosi ai potenziali lettori li invita a continuare con i propri sogni: “Ora, cari miei bambini / preparate i quadernini. / Un bel sogno voi scrivete / e felici poi sarete.” La filastrocca di Fracassi, che segue una lunga tradizione compositiva, da Gianni Rodari a Roberto Piumini per citare i più conosciuti, “ è un testo complesso” come avvertono gli insegnanti nella loro nota introduttiva secondo molti elementi: una lunga narrazione che può facilmente distrarre una persistente attenzione infantile, alcuni termini linguistici non di comune uso per l’età degli alunni della scuola primaria, i frequenti cambi scenici che esigono veloci supplementi cognitivi. Ma le strategie didattiche messe in campo e colte nella resa finale del lavoro di aula, hanno portato i bambini ad interpretare e sognare le loro storie, a riversare nel disegno, in piena autonomia, la conquista del contenuto e a liberare una forma personale di espressione. È la componente creativa che i bambini hanno stabilito con la filastrocca ascoltata e il proprio ambiente, è una progressiva conquista di contenuti e di libertà narrativa. L’espressione figurativa stimola i sensi, educa la mano, impegna totalmente il fanciullo nelle sue componenti affettive, intellettive, sociali e biologiche. E ciò si coglie in ogni tavola, come ben evidenzia la sociologa Eide Spedicato Iengo nelle significative pagine introduttive alla lettura del libro. Animismo diffuso, disegni singolari derivanti dal modo in cui i bambini hanno percepito la storia di Pisolino per creare la loro storia e riversare sulla tavola i loro concetti rappresentativi. In ogni immagine c’è tutto il bambino, il suo mondo, i suoi sogni, i suoi desideri. Il colore accompagna e definisce la linea della matita e la semantica delle parole nelle diverse gradazioni per aperture di gioia e di movimento e con pennellate robuste e scure per situazioni di ansia, di attesa, di paura. Infine e non ultimo il tema del sogno: “[…], per Daniele Fracassi una vita senza sogno non avrebbe senso: sarebbe smorta, sbiadita, incolore. Il sogno, invece, dà spazio a pensieri che sorprendono, consente la realizzazione simbolica dei desideri, avvicina a nuclei nascosti dell’Io che chiedono di emergere e di essere ascoltati: nel sogno, infatti, il razionale e l’irrazionale, il reale e il surreale, il vero e il fantastico, il prevedibile e l’imprevedibile consentono di dare sfogo ai contenuti dell’inconscio e di evadere in un altrove dove tutto è possibile, bizzarro, estroso, senza tempo”, così la Spedicato nelle pagine finali. Infatti l’esperienza umana diviene nel sogno spontaneamente creativa, si libera di ogni laccio e magicamente si trasforma. Chi più dei bambini ha diritto di esprimere pienamente il potere creativo senza essere sopiti da una società che tende a smorzare entusiasmo, gioia e autonomia! E noi adulti con loro. Gianfranco Giustizieri Nota: Daniele Fracassi (L’Aquila 1955 – Lanciano 2017), attore, regista e drammaturgo, ha dedicato la sua vita al teatro. Nel 2001 ha fondato a L’Aquila la Compagnia Teatrale “Il piccolo resto”, luogo di sperimentazione e ricerca teatrale. Negli ultimi anni ha scritto anche testi per bambini e ragazzi. Il suo ultimo lavoro, “Il sogno di Pisolino” è uscito dopo la sua scomparsa per volontà della moglie, l’attrice Eva Martelli. A cura di Alessandra Prospero Sabato 12 Gennaio 2019 ore 18.00 Associazione Scuola di Musica Polis Via G. Matteotti 51 Certaldo (FI) Presentazione “Clubbing for Heroes”. Coordina Fabrizio Calabrese alla presenza dell’autore e alla band jl@b. CLUBBING FOR HEROES. Il ritmo degli anni ottanta. Fashion e rock’n roll. Zona Editrice Firenze anni ottanta. Il Rinascimento Rock, le generazioni dark, le culture della notte, gli spazi, i clubs, le etichette indipendenti, le radio libere, il cinema underground, i looks, le mode culturali, i concerti, il teatro off, le avanguardie teatrali, i negozi alternativi, i video-bar, le fanzines, i festivals, la new wave, le gallerie off, gli allestimenti spettacolari della notte, le discoteche, il vinile, gli shop musicali, i set fotografici, la letteratura underground, le avventure estetiche, il gay clubbing, le dark room, il nomadismo musicale, il punk, le culture hip hop, il rap, il graffitismo, la break dance, i Cafè Caracas, i Neon, gli Avida, i Pankow, la mitica cantina di via dei Bardi, le case del Popolo in grande fermento, le fotocopie, Frigidaire, Westuff, la Mephistofesta, l’Independent Music Meeeting, i Magazzini Criminali. Un viaggio attraverso luoghi tellurici come il Banana Moon con il nuovo rock italiano, il teatro omosex, il cinema sperimentale, la nuova elettronica fino alla Rokkoteca Brighton a Settignano dove sono decollati Diaframma e Litfiba. E poi il Casablanca inaugurato da Johnson Righeira, ritrovo postmoderno tra jazz internazionale, performances teatrali, blues, rock al femminile, cabaret futuristico e poi il Manila di Campi Bisenzio, impero della moda giovane con sfilate di nuovi stilisti, new wave, feste di Rockstar, happening teatrali, allestimenti tropicali, le feste del Boper, concerti indimenticabili (The Sound, Mark Almond, Gun Club, John Cale). Il Tenax con le sue notti degli eroi, le feste del Pitti Trend, i concerti di tanti gruppi internazionali (Tuxedomoon, Killing Joke). La Gay life a Firenze tra Tabasco, Dildo, Crisco Club e T. o..k.y.o. House. L’esperienza della Giachi a San Giovanni Valdarno, l’etichetta discografica e la factory di Materiali Sonori. E poi ancora il Paramatta, il Farah Diba, il Salt Peanuts, il Plegyne, la Capitale, il Laster. Tutto raccontato attraverso interviste da Ivan Cattaneo a Johnson Righeira, da Massimo Sestini a Cesare Pergola, da Rodolfo Banchelli a Nicola Vannini, da Samuele Mazza a Larry Bolognesi, da Sandro Tamburi a Adriano Primadei, da Lory J Calamandrei a Jimmy Tranquillo fino ad Ezechiele Cuscinà dei Victrola, Vincenzo Striano, Pierfrancesco Pacoda e Giampiero Bigazzi. Ed ancora contributi di Alberto Pelò,Giovanni Ballerini e Stefano Fabbri. E poi memorabilia, discografia e bibliografia consigliata. Un decennio irripetibile, un decennio straordinario. Un decennio raccontato e adorato da Pier Vittorio Tondelli nel suo “Weekend postmoderno”. Partiamo con un prescindere. Ho sempre amato Enzo Jannacci. Le sue canzoni, il suo ostentare la sua comicità e soprattutto il suo spirito ilare ma oltranzista. "L'importante è esagerare. Storia di enzo Jannacci" ,è un libro che narra la gavetta di un uomo: interessante, di un intellettuale milanese, di un dottore, di un personaggio molto particolare che ha rappresentato sicuramente assieme a pochi, altro il vero essere milanese. Lo abbiamo visto cantante, cabarettista e attore, sempre fuori posto ovunque si trovasse, ma allo stesso tempo nel ruolo perfetto. Mainardi sa come descrivere veramente Jannacci e col suo libro, ci riesce in pieno e leggendolo ce lo fa apprezzare ancor di più. Nei suoi anni di carriera ha collaborato con molti artisti, uno su tutti Giorgio Gaber, con il quale a suo modo hanno disegnato poesia. Dario Mainardi ci descrive la vita artistica e non di Jannacci, un tipo che ogni suo personaggio era decisamente una parte di se stesso. Ve l'ho detto, Jannacci l'ho amato e lo amoancora, forse perchè in alcune cose era facile anche rivedersi un po'. Ma la bellissima biografia scritta da Mainardi segue e racconta passo passo, la carriera artistica di quest'uomo il cui motto era veramente "l'importante è esagerare" tanto che lui lo ha indossato a pieno titolo. Musicalmente parlando Jannacci ha fatto di tutto: ha suonato jazz, pop, rock, canzoncine che a primo ascolto paiono banali, ma poi nascondono in quell'autoironia, una forte protesta verso la società del periodo. Dico semplicemente grazie a Dario Mainardi perchè col suo libro, ci ha permesso assieme alle sue pagine di ripercorrere la carriera di un'artista, il cui pregio migliore era la sua imperfezione e con quella ci ha portato ad amarlo e ad aspettarsi sempre cose mai comuni. Roberto Bruno VOLOLIBERO EDIZIONI PRESENTA SIMON & GARFUNKEL Un ponte su acque agitate di Eleonora Bagarotti Incontro con l'autrice nell'ambito di BOOKCITY SABATO 17 NOVEMBRE 2018 Ore 19,00 C/O Caffè Letterario Colibrì Via Laghetto 9/11 Milano NE PARLERANNO Eleonora Bagarotti Autrice, giornalista e scrittrice e Claudio Todesco Giornalista Con gli interventi musicali alla chitarra di Giancarlo Galli Simon & Garfunkel: dal 1955 al 2018 la storia e un fiume ininterrotto di musica e poesia. And the vision that was planted in my brain Still remains, within the sounds of silence Questo libro è una sintetica e, tuttavia, esaustiva e aggiornata cronaca biografica di Simon & Garfunkel, oltre che di Paul Simon e Art Garfunkel solisti. Un atto d'amore nei loro confronti. Iniziata sui banchi di scuola nel Queens di New York, la leggenda di Simon & Garfunkel è ancora viva. Il duo ha segnato la storia musicale degli anni Sessanta, tra lunghi addii e riconciliazioni dietro e sopra il palco. Canzoni come The Sound of Silence, Bridge Over Troubled Water o la stupenda Mrs. Robinson, che esplode dagli schermi del film Il laureato di Mike Nichols, sono opere d'arte, non muoiono mai e, per questo, vale la pena di continuare a scriverne. Nel 2018 Simon ha realizzato il suo tour d'addio, conclusosi proprio nel Queens, dove tutto ha avuto inizio. Contemporaneamente ha annunciato l’uscita del suo nuovo lavoro: In The Blue Light. Garfunkel ha continuato la sua attività tenendo recital in piccoli teatri e pubblicando una sua autobiografia. Il cerchio sembra chiuso, armoniosamente come le loro melodie. Un’accurata discografia completa il volume. Eleonora Bagarotti è giornalista del quotidiano “Libertà” di Piacenza, dove si occupa di Cultura & Spettacoli e tiene una rubrica dedicata alle mamme single. Ha pubblicato: L'eredità del sogno (Cortina); Magic Bus, The Who, Le canzoni di Tom Waits, Ligabue, Storia del rock ed Elvis Costello (Editori Riuniti). The Who. Pure & Easy (Arcana), 4 Ever. John Paul George Ringo (Vololibero). Diplomata in arpa, sta frequentando il triennio di Percussioni al Conservatorio di Piacenza. Nel tempo libero è traduttrice, autrice e talvolta interprete di teatro, dove ha iniziato lavorando per Pete Townshend degli Who in Tommy - The musical e Lifehouse. Ha scritto con Alberto Dosi il reading teatrale The Women in The White Album e collabora con la Fondazione Arturo Toscanini a una pièce dedicata ad Arrigo Boito per le celebrazioni Parma 2020. VOLOLIBERO EDIZIONI PRESENTA GIL SCOTT HERON Il Bob Dylan Nero di Antonio Bacciocchi VENERDI' 16 NOVEMBRE 2018 Ore 18,00 C/O FONOTECA Via Raffaele Morghen 31 c/f Napoli SARA' PRESENTE Antonio Bacciocchi Autore accompagnato da Rita Lilith Oberti che leggerà alcuni estratti dal libro GIL SCOTT HERON Il Bob Dylan Nero Questa è la storia di Gil Scott Heron. Poeta, musicista, autore, scrittore, è stato cantore del Vietnam, dei diritti negati ai neri e delle loro lotte, ma anche dei meandri scuri e maledetti dell'animo umano, quello minato da disperazione, da povertà, alcolismo, droga, emarginazione. Lo ha sempre saputo fare con estrema lucidità, linguaggio crudo ma sempre ironico e pungente, accompagnato da una miscela musicale originale che ha saputo pescare dalla radici della black music, rinnovandola e modernizzandola, rimettendosi costantemente in gioco, conto ogni ostacolo, anche quelli più alti. Completano il libro un'intervista ad Alberto Castelli, un intervento di Carlo Babando, varie testimonianze, la lista delle apparizioni di Gil in Italia e una discografia ragionata. ANTONIO BACCIOCCHI Scrittore, musicista, blogger Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith) incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Euroa e USA e aprendo per Clash, Iggy and The Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui Uscito Vivo Dagli Anni '80, Mod Generation, Paul Weller - L'uomo Cangiante, Rock'n'Goal, Rock'n'Sport, Gil Scott Heron The Bluesologist e Ray Charles - Il Genio senza Tempo della Collana Soul Books edita da Vololibero Edizioni. Collabora con il mensile Classic Rock, Il Manifesto e con il quotidiano di Piacenza La Libertà ed è giurato del Premio Tenco Aggiorna quotidianamente da 14 anni il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica dì, cinema, culture varie, sport con cui ha vinto il Premio MEI Musicletter del 2016 come miglior blog italiano Carlo Babando pubblica, per la collana Soul Books della Volo Libero Edizioni un libro che racconta la storia di uno dei più grandi miti che la musica soul americana abbia mai creato ovvero: Marvin Gaye. Un'artista tanto immenso, quanto controverso, pieno di eccessi, da rovinare la propria carriera molto spesso e quasi sempre mentre è all'apice. Uno che con la sua voce ed il suo fascino, ha conquistato platee in tutto il mondo e con le sue canzoni ha fatto sognare intere generazioni e ancora questo accade. Artisti con una vita rovinata, (come purtroppo molti altr)i, ma con un talento come veramente pochi. Babando ne racconta i momenti più alti e i momenti più bassi, descrivendo grazie ad una indagine accurata Marvin Gaye si è perso e allo stesso tempo ci ha regalato. La passione per il pugilato, la storia d'amore con la Motown, le donne vere e le ragazzine; fino al punto di non ritorno, quando una pistola Calibro 38 in mano a suo padre, gli interrompe la vita per sempre. Con la sua morte, non solo il popolo afro americano ha perso un'icona, ma tutti gli amanti della grande musica, hanno perso una star incredibile, che ha fatto sognare con brani come "What's going on" e "I heard it through the grapevine". Roberto Bruno RETROGAMES – I viaggi nel tempo di Guido Tracanna
Dal connubio artistico tra i due poeti Guido Tracanna e Alessandra Prospero è nata una preziosa collaborazione che ha portato alla nascita di “Retrogames - Viaggi nel tempo – 2017 – 1972…”. Parliamo di un libro di cui il primo è autore e la seconda l’editore con la Daimon Edizioni. Una silloge basata su un unico concetto: un viaggio a ritroso, poetico ed esistenziale, dell’autore attraverso i suoi scritti, dagli anni turbolenti e appassionati dell’adolescenza alla maturità e alla piena spiritualità. Il tutto attraverso un metalinguaggio che solo Guido Tracanna riesce ad assemblare con inserti di slang romano cuciti a una trama portante di costruzione e cultura classica. Deliriprogressivi ha intervistato l’autore. Qual è il significato simbolico e letterario di questo libro? Posso rispondere citando il mio "fraterno" mentore, il professor Raffaele Caldarelli, «hai semiotizzato tutto...», ho semiotizzato tutta la mia vita, in ogni circostanza ho trovato un segno e ciò è possibile solo per chi la vive spasmodicamente alla ricerca di senso; qualcuno anticamente parlava di "Epimeleia", un approccio di fondo alla vita stessa per comprenderci. L'aspetto letterario non è altro che lo specchio di questo approccio: cercare di tenere insieme parole ed espressioni che provengono da versanti più disparati ma non in modo casuale, convinto quasi che nel suono, nel come suona una parola è già nascosto un senso, che sta lì pronto a disposizione per essere associato, accostato ad altri suoni. In realtà è difficile spiegarlo in una intervista perché il flusso d'ispirazione è molto molto spontaneo, direi da "trance poetica" come spiego in "Sento le voci", anche se c'è un labor limae successivo direi maniacale a tratti. I critici hanno parlato di un "metalinguaggio" di Guido Tracanna, quali contaminazioni hanno affascinato dunque la tua cultura classica? Il metalinguaggio scaturisce dal modo di approcciare la vita, una vita che mi ha condotto ad entrare in contatto con ambienti e mondi lontanissimi tra loro che io ho attraversato alimentato da un "fuoco di ricerca" (euristico direbbero i filosofi, credo); ogni ambiente aveva il suo argot o slang che dir si voglia che io assorbivo, filtravo e rimodellavo in versi. Non ho mai trovato soddisfazione nel "copiare modelli", in ogni ambito della mia esistenza: alla fine ho creato una lingua tutta mia già nel libro "Episuoni" (1997) che trova ora il suo compimento in "Retrogames". Le contaminazioni più incisive ma meno visibili sono forse proprio nella letteratura profetica dei testi sacri, oltre alla classicissima base dell'epica greca e all'opera dantesca. Cosa rappresenta per te “Retrogames”? È un "viaggio", che non ha la mole dei grandi poemi antichi perché l'uomo del terzo millennio vive un tempo incredibilmente accelerato e non può più creare nè leggere opere di quella portata... i ragazzi oggi zippano anche i video di 4 minuti! In epoca moderna solo Ezra Pound nei “Cantos” ha provato con qualche buon risultato (era un genio) ma il rischio anacronistico è vicino al 100%, a mio modestissimo avviso! Questo è il tuo quarto libro? Sì. Il primo, “La torre del silenzio” era un opuscolo edito con pochissimi mezzi (e ormai esaurito) per insistenza di una sacerdote-mecenate milanese che ho perso di vista dopo 25 anni! Inaspettatamente vinse alcuni premi e fu l'inizio della mia storia poetica. La copertina era improbabile ma il materiale, ancora oggi apprezzato, forse, rivisitato e arricchito, sarà riedito il prossimo anno, vedremo. Il libro sarà presentato ufficialmente sabato 13 ottobre 2018 alle ore 17,30 presso Clivo Bistrot Clivo Rutario 63, Roma (zona Monteverde). Interverranno l'autore, l'editrice Alessandra Prospero e i relatori Raffaele Caldarelli, Professore di Filologia slava, Lingua e Letteratura ceca, Storia delle cultura slava presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo e Domenico Ienna, Antropologo e giornalista. Staff di DELIRI PROGRESSIVI ..Musica Oltre le Parole... www.deliriprogressivi.com www.facebook.com/DeliriProgressivi Martedi 23 Ottobre 2018 ore 19.00 Libreria Trebisonda – Torino Via S. Anselmo,22 Presentazione del libro “ Clubbing for Heroes. Il ritmo degli anni ottanta” (Zona Editrice). Alla presenza dell’autore con Johnson Righeira e Willy Vaira. Firenze anni ottanta. Il Rinascimento Rock, le generazioni dark, le culture della notte, gli spazi, i clubs, le etichette indipendenti, le radio libere, il cinema underground, i looks, le mode culturali, i concerti, il teatro off, le avanguardie teatrali, i negozi alternativi, i video-bar, le fanzines, i festivals, la new wave, le gallerie off, gli allestimenti spettacolari della notte, le discoteche, il vinile, gli shop musicali, i set fotografici, la letteratura underground, le avventure estetiche, il gay clubbing, le dark room, il nomadismo musicale, il punk, le culture hip hop, il rap, il graffitismo, la break dance, i Cafè Caracas, i Neon, gli Avida. i Pankow, la mitica cantina di via dei Bardi, le case del Popolo in grande fermento, le fotocopie ,Frigidaire, Westuff ,la Mephistofesta, l’Independent Music Meeeting ,i Magazzini Criminali . Un viaggio attraverso luoghi tellurici come il Banana Moon con il nuovo rock italiano, il teatro omosex, il cinema sperimentale, la nuova elettronica fino alla Rokkoteca Brighton a Settignano dove sono decollati Diaframma e Litfiba. E poi il Casablanca inaugurato da Johnson Righeira, ritrovo postmoderno tra jazz internazionale, performances teatrali, blues, rock al femminile, cabaret futuristico e poi il Manila di Campi Bisenzio, impero della moda giovane con sfilate di nuovi stilisti, new wave, feste di Rockstar, happening teatrali, allestimenti tropicali, le feste del Boper, concerti indimenticabili (The Sound,Mark Almond, Gun Club, John Cale). Il Tenax con le sue notti degli eroi, le feste del Pitti Trend, i concerti di tanti gruppi internazionali (Tuxedomoon, Killing Joke). La Gay life a Firenze tra Tabasco , Dildo, Crisco Club e T. o..k.y.o. House. L’esperienza della Giachi a San Giovanni Valdarno e l’etichetta discografica e la factory di Materiali Sonori. E poi ancora il Paramatta, il Farah Diba, il Salt Peanuts, il Plegyne, la Capitale, il Laster .Tutto raccontato attraverso interviste da Ivan Cattaneo a Johnson Righeira, da Massimo Sestini a Cesare Pergola, da Rodolfo Banchelli a Nicola Vannini, da Samuele Mazza a Larry Bolognesi, da Sandro Tamburi a Adriano Primadei, da Lory J Calamandrei a Jimmy Tranquillo fino ad Ezechiele Cuscinà dei Victrola ,Vincenzo Striano , Pierfrancesco Pacoda e Giampiero Bigazzi. Ed ancora contributi di Alberto Pelò,Giovanni Ballerini e Stefano Fabbri. E poi memorabilia, discografia e bibliografia consigliata. Un decennio irripetibile, un decennio straordinario. Un decennio raccontato e adorato da Pier Vittorio Tondelli nel suo “Weekend postmoderno”. Ingresso libero. Mercoledì 1 Agosto 2018 ore 19.30 Chille de la Balanza Parco di San Salvi – Firenze Via di San Salvi,12 Incontro con Bruno Casini per la presentazione del nuovo libro CLUBBING FOR HEROES. Il ritmo degli anni ottanta. Fashion e rock’n roll. Zona Editrice Alla presenza dell’autore con Giacomo Aloigi. Firenze anni ottanta. Il Rinascimento Rock, le generazioni dark, le culture della notte, gli spazi, i clubs, le etichette indipendenti, le radio libere, il cinema underground, i looks, le mode culturali, i concerti, il teatro off, le avanguardie teatrali, i negozi alternativi, i video-bar, le fanzines, i festivals, la new wave, le gallerie off, gli allestimenti spettacolari della notte, le discoteche, il vinile, gli shop musicali, i set fotografici, la letteratura underground, le avventure estetiche, il gay clubbing, le dark room, il nomadismo musicale, il punk, le culture hip hop, il rap, il graffitismo, la break dance, i Cafè Caracas, i Neon, gli Avida. i Pankow, la mitica cantina di via dei Bardi, le case del Popolo in grande fermento, le fotocopie ,Frigidaire, Westuff ,la Mephistofesta, l’Independent Music Meeeting ,i Magazzini Criminali . Un viaggio attraverso luoghi tellurici come il Banana Moon con il nuovo rock italiano, il teatro omosex, il cinema sperimentale, la nuova elettronica fino alla Rokkoteca Brighton a Settignano dove sono decollati Diaframma e Litfiba. E poi il Casablanca inaugurato da Johnson Righeira, ritrovo postmoderno tra jazz internazionale, performances teatrali, blues, rock al femminile, cabaret futuristico e poi il Manila di Campi Bisenzio, impero della moda giovane con sfilate di nuovi stilisti, new wave, feste di Rockstar, happening teatrali, allestimenti tropicali, le feste del Boper, concerti indimenticabili (The Sound,Mark Almond, Gun Club, John Cale). Il Tenax con le sue notti degli eroi, le feste del Pitti Trend, i concerti di tanti gruppi internazionali (Tuxedomoon, Killing Joke). La Gay life a Firenze tra Tabasco , Dildo, Crisco Club e T. o..k.y.o. House. L’esperienza della Giachi a San Giovanni Valdarno e l’etichetta discografica e la factory di Materiali Sonori. E poi ancora il Paramatta, il Farah Diba, il Salt Peanuts, il Plegyne, la Capitale, il Laster .Tutto raccontato attraverso interviste da Ivan Cattaneo a Johnson Righeira, da Massimo Sestini a Cesare Pergola, da Rodolfo Banchelli a Nicola Vannini, da Samuele Mazza a Larry Bolognesi, da Sandro Tamburi a Adriano Primadei, da Lory J Calamandrei a Jimmy Tranquillo fino ad Ezechiele Cuscinà dei Victrola ,Vincenzo Striano , Pierfrancesco Pacoda e Giampiero Bigazzi. Ed ancora contributi di Alberto Pelò, Giovanni Ballerini e Stefano Fabbri. E poi memorabilia, discografia e bibliografia consigliata. Un decennio irripetibile, un decennio straordinario. Un decennio raccontato e adorato da Pier Vittorio Tondelli nel suo “Weekend postmoderno”. Ingresso libero. |
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