“Nei miei intenti mi piacerebbe che per voi, ma anche per me, queste poesie fossero una magica supposta carnale il cui effetto possa dare la forza, con la scarnificazione dopata e drogata del mondo, a un bilanciamento tra lo scalare delle vette e il bivaccare piatto – randomico di questo pianeta” Dimitri Ruggeri “Krokodil”, il Pater Monster di Dimitri Ruggeri. Kipple Officina Libraria presenta, nella collana VersiGuasti, Krokodil, di Dimitri Ruggeri, poeta che ha fatto della contraddizione il suo vessillo. Che il gioco di antinomie sia alla base della sua poetica, Dimitri Ruggeri non lo nasconde certamente al lettore: basti pensare alla poesia che dà il titolo alla raccolta, “Krokodil”. Si tratta di un urlato Pater Monster in cui si invoca la brevità e la liberazione dal bene, “Sed libera nos a bonis”, in un aperto, solo apparentemente blasfemo Pater Noster al contrario, preghiera di una religione che ha nel Krokodil la sua santa eucaristia. La bella introduzione è opera di Alex Tonelli, la copertina è realizzata da Francesca Macor ed è presente anche una breve premessa dell’autore. Dall’introduzione Paradossi, contraddizioni create dalla fantasia dell’autore che non hanno solo l’obiettivo di sbalzare il lettore dalle sue quotidiane certezze, dalla sua visione del mondo ordinata e sensata, ma che appaiono voler nascondere qualcosa di ulteriore, un rimando a un significato ermetico che si dà, quasi freudianamente, nel farsi inganno, nel farsi confusione. Come un sogno, il cui contenuto manifesto è un’accozzaglia di immagini collegate da logiche impazzite ma che svela, se interpretato nel profondo, un significato latente, segreto e inconfessabile, così anche la poesia di Dimitri Ruggeri appare costruita nel disordine per volutamente nascondere, ingannare e nel farlo, ecco l’antinomia delle antinomie! Svelare, rendere evidente, palesare ciò che era nascosto. Urlarlo e indicarlo: eccolo! È qui! La quarta La poesia di Dimitri Ruggeri è composta da un intricato e caotico sistema di antinomie, vere e proprie contraddizioni che si inseguono e rincorrono, che rimbalzano l’una sull’altra; la sua poesia è un perenne scontro di placche tettoniche che formano e deformano i continenti della sua narrativa, un ingarbugliato macchinario di calamite che si attraggono e si scansano in un gioco di perenne indecisione. Nelle poesie che compongono questa raccolta Krokodil il lettore troverà giochi di contrasto al limite del non-sense, accostamenti spiazzanti e imprevedibili, un marchingegno volutamente costruito per non trovare un significato finale pacificato (o forse sì?). A ogni immagine ecco che ne arriva subito una nuova, contraddittoria e opposta a disarcionare il lettore dalle sue credenze e dalle sue pallide convinzioni. L’autore Dimitri Ruggeri (1976, Avezzano) è un poeta e performer vocale orientato sperimentalmente alla “poesia di reportage” (V. Esposito), di cui può essere considerato il pioniere (B. De Feis – Oubliette Magazine). È membro permanente del World PoetryMovement che ha sede a Medellin (Colombia). Ha viaggiato in più di settanta paesi nel mondo. Consegue la maturità presso il Liceo G.B. Benedetti di Venezia come allievo della Scuola Navale F. Morosini e la laurea presso l’Università La Sapienza di Roma. Si sono occupati dei suoi lavori Alessandro Fo, Lello Voce, Claudio Pozzani, Vittoriano Esposito, Giovanna Mulas, Maurizio Cucchi, Cinzia TH Torrini e tanti altri. Nel 2006 è stato ospite del programma RAI (Futura) Miss Poesia. Tra i diversi progetti cui ha partecipato si segnala Media Education for peace in Libano nel 2007, in collaborazione con The Blog TV. È autore delle raccolte poetiche Parole di grano (2007), Carnem Levare, Il Cammino (2008) [DVD Libro e Cortometraggio], Il Marinaio di Saigon (2013), che ha vinto il Premio Mioesordio della critica (Gruppo Editoriale L’Espresso), Status d’amore [CD Libro e audiolibro] (2010), Soda caustica (2014) [Libro e Videopoesia], del racconto-reportage Chiodi e Getsemani, versus Gerusalemme (2010) e del racconto La fuga (2015). È autore inoltre di diverse video poesie. È ideatore del Poetry Blog SlamContemPoetry (2015), unico in Italia dedicato interamente alla diffusione della spoken word poetry, del progetto Biennale Marsica (2010) per la valorizzazione dei borghi e spazi in disuso, del portale di arte e cultura POPact [Eventi ad Arte] (2008) e del Poetry Blog Poeti d’Abruzzo. Nel 2010 ha introdotto per la prima volta in Abruzzo il Poetry Slam e nel 2016 la prima volta in Molise. Link:
Prossime presentazioni: Novembre 2018 Festival delle Letterature dell’Adriatico, Presentazione libro e (estratto) performance Krokodil, Pescara Ottobre 2018 Krokodil, performance – Teatro Poesia,Roma Presentazione libro e (estratto) Krokodil, performance, Giulianova (Te) Settembre 2018 Festival Letterario Dislivelli Bologna in Lettere, Reading, Bologna Agosto 2018 Krokodil, performance, XVII Ed. Settimana Marsicana, Avezzano (AQ) Alessandra Prospero
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RADIO CAROLINE PIETRO DOMENICO ZAVAGLIA GRAPHOFEEL (2017) Recensione a cura di Annamaria Pecoraro La radio da sempre ha avuto il suo fascino e con il “sento ma non vedo”, numerose sono le storie che si possono creare da un microfono. La Voce diventa il filo conduttore e poco importa se dispersi sul mare o in terra ferma. Un docu-romanzo, che affascina sia chi è del settore e sia chi da inesperto ha “fame” di conoscenza. Libertà, nascita, rivoluzione, irripetibili momenti descritti sagacemente dalla penna di Zavaglia. Analisi, aneddoti, accordi che narrano di come le prime radio pirata fecero la storia, svincolandosi dalla burocrazia, dai paletti imposti dalle major discografiche o dallo stesso governo. Le intuizioni di O’Rahilly, di Crawford o dello sfortunato Calvert cambiarono il modo di fare musica. E così presero forma “stazioni” magiche come quelle di Radio Caroline (North e South), l’immortale essenza che ancora oggi è ben presente in chi l’ha vissuta. Tra le frequenze s’iniziò a dare vita alle leggendarie band come i Beatles, Rolling Stone, Who, gli Animals, Tom Jones, alle super classifiche, ai giochi a premio, alla corsa alle pubblicità o al passare il pezzo più cool. Eroici Dj, che sfidavano le leggi umane e della natura, trasmettendo nei posti più sperduti in mezzo al mare, incuranti dei rischi e con la grande ambizione di fare ed essere loro stessi parte di una storia. Un libro appassionante, una fonte inesauribile di date, immagini, testimonianza, un vero e proprio viaggio nel tempo. Essere pionieri ha sicuramente i suoi rischi, ma armati di sana follia, si possono avere ali e diventare “canti di cigno” imbattibili. Dulcinea Annamaria Pecoraro “UNDERPHYRE”, ovvero “LA MAGIA DEL PEPERONCINO”. Intervista all’autore Ugo Ardini. A cura di Alessandra Prospero Alimentazione funzionale, folclore e… supereroi Autore di testi illustrati per bambini e ragazzi, due volte premio “VersiPic” al Peperoncino Festival di Diamante, Ugo Ardini approda al Consiglio Nazionale delle Ricerche con un lavoro letterario che racconta - declinandole in forma di fiaba urbana - le virtù salutari, magiche e apotropaiche del peperone piccante. Sotto la supervisione tecnica del Dr. Giuseppe Orlandi (dirigente di ricerca URP e Comunicazione presso il CNR) che ne curerà anche la sezione scientifica, “UNDERPHYRE, LA MAGIA DEL PEPERONCINO” - questo il titolo dell’opera - si inserisce nondimeno in un più ampio progetto che ha l’ambizione di diffondere tra grandi e piccini la cultura del cibo funzionale sfruttando storie e personaggi di fantasia. Durante le rocambolesche avventure di cui sono protagonisti, tra riti scaramantici e piccantissime ricette, Peppe Roncini Rossi e i suoi alter ego sovrumani (vale a dire il fascinoso PeppeRed e l'imbattibile Antefirone, all’inglese “Underphyre”,demone del Peperoncino e della Buona Fortuna) offrono dunque informazioni in pillole su storia, botanica, miti e leggende intorno al “frutto infuocato”, fino a lanciare messaggi su temi più seri e di stretta attualità quali il bullismo, la violenza di genere, la tolleranza delle diversità, il rispetto per l’ambiente, l’abuso di sostanze nocive. In questa specialissima veste didattica e divulgativa, anche sotto forma di giochi interattivi e disegni animati, il soggetto ludico/editoriale “Underphyre, La Magia Del Peperoncino” sarà presentato a breve presso Istituti scolastici, ludoteche, centri di aggregazione giovanile, enti culturali e associazioni benefiche. Curiosità. Tra i paladini di “Underphyre” spicca una figura ispirata a un personaggio reale, famosissimo nel mondo del capsicum e dello spettacolo, che l'autore ha voluto riproporre nella storia in chiave magica e supereroica: si tratta di “Re Peperoncino”, al secolo Gianni Pellegrino, attore cinematografico, televisivo e di teatro, nei prossimi mesi impegnato nella fiction RAI “Tutto il Mondo è Paese. Ma c’è un omaggio anche a “Jack Pepper” (nome d’arte di Giancarlo Gasparotto, già campione italiano “mangiatori” e in attesa di entrare ufficialmente nel Guinness dei Primati nella sfida al bhutjolokia) che in diverse avventure affiancherà il protagonista nel ruolo di soldato del peperoncino. Ai personaggi menzionati si aggiungono poi il “GeneraleBartalHot” (che ha il volto di Antonio Bartalotta, Presidente di “Ipse Dixit”, Delegazione Romana dell’Accademia del Peperoncino), la “Dea Pyronia” (alias Daniela Piron, che ne è consigliere e direttore artistico), l’”Uomo Protonico” (Ubaldo Proto, consigliere) e molti altri simpatici eroi ispirati a persone reali. Il progetto è sostenuto da prestigiose realtà come l’“ACCADEMIA ITALIANA DEL PEPERONCINO” prossima a organizzare la XXVI edizione del Peperoncino Festival a Diamante, la Delegazione “IPSE DIXIT” (Roma),le Associazioni Borgo dell’Argento e Oltepensiero(Festa “ArgenPic” di Tarquinia), “Rieti Cuore Piccante”, il "Centro Studi Domenico Spezioli", l’Associazione "MITEG UNAGA, EcoGourmet in movimento”, l’Associazione giornalistica “ARGA FNSI Abruzzo, Lazio, Molise", l’“Accademia Abruzzese del Peperoncino Piccante” (Filetto), il “Museo del Peperoncino” (Maierà). Quando è nata l'idea di "Underphyre, la Magia del Peperoncino"? Come mi è capitato per la narrativa fantastica e lo space-rock degli Hawkwind, ho fatto la conoscenza del peperoncino a soli otto anni e subito è sbocciato un amore destinato a durare e a intensificarsi. Arrivare a scrivere la storia di un buffo supereroe in grado di risvegliare il demone del peperoncino per sfruttarne i poteri magici era solo questione di tempo. Trentaquattro anni, tanto si è fatta attendere l'ispirazione. Qual è la fascia anagrafica di riferimento? In prima battuta avevo deciso di rivolgermi a una platea di youngadults sviluppando una possibile trama intorno a tre miei racconti inediti (i Cuccioli del Cane Piumato, la Cucchiarella, il Maestro dell'Antepyros) oltre che a un sonetto burlesco intitolato "il Fuoco che Arde all'Ingiù", con cui nel 2016 ho vinto il primo premio "Versi Pic" al Peperoncino Festival di Diamante. Da un anno a questa parte ho iniziato però a tratteggiare gli episodi di un'avventura parallela, semplificando la struttura della storia originale e mitigandone il linguaggio, talvolta ricorrendo a semplici illustrazioni digitali, disegni animati e avventure grafiche, perchè fosse fruibile da un pubblico giovane o giovanissimo. Ne è nato un superpaladino capace di lanciare fiamme dalla bocca, inferire pizzicotti arroventati, evocare spiritelli apotropaici, proteggere fanciulle indifese neutralizzando le terribili streghe Malerbas col superfascino di Afrodite. Mi sono dato l'obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi al mondo del "diavolillo" inteso come alimento funzionale ma anche come amuleto magico, simbolo di buona fortuna, convinto che dal folclore si possa imparare molto, perfino attraverso la fiaba, il fumetto o i videogiochi. Intrattenimento educativo insomma, che quelli bravi chiamano edutainment. Chi è Ugo Ardini autore? Mi piace definirmi un inventore di storie con cui camuffare idee, più o meno profonde, talvolta balorde, sul senso della vita. Sono convinto che l'alternanza tra narrazione e introspezione sia lo strumento più efficace tra quelli a disposizione di un autore per esprimere il pensiero a favore di chi abbia la pazienza di leggerlo e afferrarne il senso. Chi è Ugo Ardini nel privato? Penso di essere una persona leale, o almeno a me piace vederla così. Dagli amici gatti ho imparato a preferire la ritirata strategica al confronto improduttivo. Il mio peggior difetto? L'obiettività. Sono sempre imparziale, neutrale a ogni costo, per questo risulto antipatico spesso e volentieri, senza preoccuparmene più di tanto. Dietro al soldatino abituato ad alzarsi presto per arrivare puntuale agli appuntamenti, che mantiene la parola data a costo di rompersi l'osso del collo, e che non fallisce una scadenza cascasse il mondo, si nasconde un giullare pronto a prendersi gioco di sé, mai di chi gli sta intorno, alla prima occasione utile. Dove potete trovare Underphyre e il suo autore: http://www.underphyre.com Alessandra Prospero LE COSE CHE TI VENGONO A CERCARE LAURETTA CHIARINI GRAPHOFEEL EDIZIONI, 2018 Recensione a cura di Annamaria Pecoraro Dulcinea La vita è una tela misteriosa di emozioni che arrivano spesso inaspettate e aprono porte e cassetti. Spesso il tempo scandisce o assopisce gli attimi, e nella quotidiana razionalità, resta difficile capire come siano connessi cuore, istinto e ragione. Le scelte difatti a cui siamo chiamati, portano su strade disparate, ma nel corso della nostra esistenza, il destino ci pone davanti a situazioni e richieste. Ed ecco così che nuovi punti interrogativi si fanno spazio nel pensieri, e situazioni passate riemergono, ma con la consapevolezza di avere acquisito una maggior esperienza. La penna della Chiarini, descrive con grande realismo personaggi e caratteri, indagando nell’animo umano di ognuno di essi, e riscattando anche quanto la miseria, l’ignoranza o la stessa società, denigrano. Il lettore può facilmente calarsi nella libraia cinquantenne Cecilia, dedita al suo lavoro e a consigliare al meglio i suoi clienti. “Murata” dai libri e dalle parole, dopo la perdita recente della madre e protesa ad una vita di rinunce, (anche in campo amoroso), riesce grazie a essi, a vincere la paura di dedicarsi al quindicenne Leonardo, entrato per caso nella sua libreria. Rivive con lui, la drammaticità e il carico di essere il figlio della bella Nella, la prostituita di Sassuolo, trasferitasi a Modena. Abbandona così il suo cinismo e con l’aiuto del sempre amato amico e ora barista Orazio, intraprende un cammino focalizzato sulla ricerca e sulla volontà di rivalutare quanto la forza dell’amore possa apportare. Riaffiora così la voglia di sentirsi madre, donna, amica, amante, imprenditrice e di essere garante di verità e felicità. Questa dedizione la porterà così a Genova e come cantava De Andrè tra “Via del campo c’è una puttana, gli occhi grandi color di foglia, se di amarla ti vien la voglia…”, segue segni e coincidente. Il lettore si trova catapultato nell’avvincente storia e risoluzione del perché la bella Giovanna (Nella), sia andata via da Modena senza dare molte spiegazioni. Di essere così partita dopo un omicidio avvenuto nei pressi dove lei stessa abitava con il figlio, e avendo lasciato quest’ultimo solo e minorenne, a una donna di cui poco conosceva. Cecilia carica di questa “missione”, ci guida nei retroscena, e tra analessi e prolessi di un linguaggio scorrevole, resta facile appassionarsi ai protagonisti, che come i pezzettini di un puzzle, trovano il loro giusto e finale disegno. Dulcinea Annamaria Pecoraro Piccola Venezia Sogna di Maria Luisa Mazzarini ed. EEE 2017 Recensione a cura di Dulcinea Annamaria Pecoraro Una nuova opera per la Poetessa Maria Luisa Mazzarini che si apre con una dedica alla città lagunare di Venezia. Da sempre questa è stata meta di sogni, fascino, vitalità, ispirazione di generazioni di viaggiatori e di illustri scrittori. Da Goldoni a Casanova, da Herman Hesse a John Ruskin, da Thomas Mann fino a Goethe e a Jean Giono, nessuno ha saputo resistere all’incanto di Venezia. Potenti versi che destano meraviglia, animati dalla maestria della poetessa, che riporta le emozioni vissute, soffermandosi, volteggiando come un gabbiano, danzando lungo le strade veneziane. Tra memorie e sinfonie di versi, ci addentriamo nel cuore di rii, tra ponti, canali, vicoli, teatri, la vita quotidiana si sposa con la romanticità del luogo, intriso di arte e storia. Nella Serenissima, “tutto è bianco/ la spuma d’onde,/ ali nell’urlo del flutti,/ il tuo, il mio volto,// le mani perse nel vento,/ a chiamarsi.//. Venezia è la città ideale per una luna di miele. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro. Facile difatti, è perdersi nel suo fascino, sospirando ad ogni incontro, abbandonandosi allo “sciabordio d’acque” su una gondola, o gustando la vita in raffinati calici di Murano. Tenerezze, delizie, tra berletti e ciprie, la realtà e la finzione, si prendono a braccetto, sfilando giorno e notte. In piazza San Marco, pure i colombi diventano docili e i pensieri si mettono in moto, nello spazio e nel tempo e nella memoria dei secoli. Friedrich Nietzsche, su Ecce Homo nel 1888 dice: “Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia”. Nel “Rondò d’acque, le isole d’un mare/ di una pagina bianca tutta da scrivere,/” le parole di Maria Luisa scorrono e rapiscono l’anima. Dalla Giudecca, alla Piazzetta, al molo, al Palazzo Ducale, alla Torre dell’Orologio, l’immaginazione affresca una Venezia “innocente, sensuale e inquieta”. Ogni lirica esalta e dipinge le stagioni della città, accompagnando la stessa evoluzione della poetessa, che in essa trova il suo “input” emozionale per un’individuale crescita. In essa si risveglia, illuminata e consapevole di poter andare oltre i limiti imposti dalla fanciullezza, sognando e vivendo la notte, accendendola di “baci roventi”. Una donna divenuta farfalla in una Venezia che l’accoglie, senza giudicare, tra magie, silenzi, mistero. Una Venezia di “liberi amanti/ di fiori e di barche”, che sa guardare oltre, tuffandosi nel mare di natura, storia e preghiere, navigando fino ai confini del mondo interiore ed esteriore di ognuno di noi. Dulcinea Annamaria Pecoraro La Volo Libero Edizioni, pubblica un libro completamente dedicato ai 55 anni che vanno dal '61 al 2016, ai mitici Rolling Stones. Massimo Bonanno, scrive questo contenitore di notizie, dove il vero fan dei Rolling Stones, trova una vera enciclopedia stoniana in un unico libro, che credtemi lo si legge con la voglia di andare avanti pagina dopo pagina, cercando di scoprire, cronaca rosa e anche cronaca nera. Aneddoti, line up, studi di registrazione, praticamente la vera vita morte e miracoli della band più longeva e più ricca del panorama rock mondiale di tutti i tempi. Nel titolo: "The Rolling Stones 1961-2016: la storia, i dischi e i grandi live" c'è concentrato ogni argomento del libro. Per un fan degli Stones, questo è il libro che non può mancare nella propria libreria personale, in quanto in 546 pagine Bonanno, ci racconta splendidamente, come da uno scantinato di Londra gli Stones siano arrivati a diventare vere star mondiali. Il lavoro è frutto dell' autore in collaborazione con Andrew Long Oldham primo produttore della band e Philip Townsend lo storico fotografo dei primi anni 60. Non manca niente: le donne, i tradimenti, la morte di Brian Jones, l'ingresso dettagliato e le uscite di ogni membro che ha fatto parte del combo inglese, insomma una vera e proprprio wikipedia su carta. L'unica pecca, visto il rapporto dell'autore con Townsend manca la presenza di qualche foto, a conferire ancora più bellezza a questo libro sui mitici Rolling Stones. Roberto Bruno VOLOLIBERO EDIZIONI PRESENTA GIL SCOTT HERON Il Bob Dylan Nero di Antonio Bacciocchi MERCOLEDI' 11 APRILE 2018 Ore 18,30 C/O Libreria Colibrì Via Laghetto 9/11 Milano NE PARLERANNO Antonio Bacciocchi Autore e Tommaso Toma Giornalista, caporedattore di Billboard, Dj e Conduttore Radio Questa è la storia di Gil Scott Heron. Poeta, musicista, autore, scrittore, è stato cantore del Vietnam, dei diritti negati ai neri e delle loro lotte, ma anche dei meandri scuri e maledetti dell'animo umano, quello minato da disperazione, da povertà, alcolismo, droga, emarginazione. Lo ha sempre saputo fare con estrema lucidità, linguaggio crudo ma sempre ironico e pungente, accompagnato da una miscela musicale originale che ha saputo pescare dalla radici della black music, rinnovandola e modernizzandola, rimettendosi costantemente in gioco, conto ogni ostacolo, anche quelli più alti. Completano il libro un'intervista ad Alberto Castelli, un intervento di Carlo Babando, varie testimonianze, la lista delle apparizioni di Gil in Italia e una discografia ragionata. . Antonio Bacciocchi Scrittore, musicista, blogger Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith) incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Euroa e USA e aprendo per Clash, Iggy and The Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui Uscito Vivo Dagli Anni '80, Mod Generation, Paul Weller - L'uomo Cangiante, Rock'n'Goal, Rock'n'Sport, Gil Scott Heron The Bluesologist e Ray Charles - Il Genio senza Tempo della Collana Soul Books edita da Vololibero Edizioni. Collabora con il mensile Classic Rock, Il Manifesto e con il quotidiano di Piacenza La Libertà ed è giurato del Premio Tenco Aggiorna quotidianamente da 14 anni il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica dì, cinema, culture varie, sport con cui ha vinto il Premio MEI Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. DELIRI PROGRESSIVI incontra: l’autore di thriller Eraldo Guadagnoli. Intervista a cura di Alessandra Prospero. Eraldo Guadagnoli è nato a Sulmona, in provincia dell’Aquila, nel 1974. Dopo gli studi umanistici e una specializzazione in Editoria e Comunicazione, collabora con diverse case editrici. Nel 2016 pubblica il suo libro d’esordio, il romanzo ‘Scacco al re’. Lo intervistiamo dopo il successo del suo secondo libro ‘Il colore dell’inganno’ (Virginia edizioni, 2017).
Parlaci dell’esperienza con il tuo primo libro ‘Scacco al re’. 'Scacco al re’ è stato in primis un esperimento, che tutto sommato è andato bene. Era un omaggio al genere legal thriller americano e sono convinto di aver fatto una scelta giusta per farmi apprezzare come autore. Dico scelta, in quanto era importante per me capire quanto i lettori apprezzassero il mio modo di scrivere e non tanto il genere di riferimento. Molto spesso leggo recensioni su libri, che poi si rivelano delle autentiche delusioni. Il mio esordio letterario è stato un banco di prova, soprattutto per capire quanto ancora dovessi lavorare per migliorare alcune cose. Quanto conta per un autore avere conoscenze ed esperienze in ambito editoriale, ‘dietro le quinte’, come nel tuo caso? Nel mio caso, è stato molto importante e lo sarà sempre. Il dover scrivere in una certa forma, con una certa tecnica, il fatto di saper cosa scrivere e perché, sono frutto di anni di studio, lavoro, confronti con persone del settore e non da meno, consigli da chi aveva già molta esperienza. Per quanto riguarda gli autori che hanno altre esperienze o provengono da altri ambiti, per quelli più noti, posso dire che hanno comunque una buona conoscenza della lingua italiana e scrivono storie che tutto sommato possono affascinare il pubblico. Di conseguenza, un editore non può non puntare su di essi. Cosa pensi dell’attuale settore editoriale nazionale? Avendo una certa esperienza redazionale, da editor e correttore di bozze, ho avuto anche la possibilità di valutare inediti e tastare il terreno, se mi è consentito il termine, su quello che la gente scrive e quello che viene in realtà pubblicato. Non mi arrogo la facoltà di sapere in anticipo quale sarà il prossimo bestseller, ma non a caso i libri scritti bene e con una certa forma, oltre a dire qualcosa di importante, hanno il loro fascino. Al contrario di tante pubblicazioni che, ahimè, sono realizzate con il solo scopo di vedere il proprio nome sulla copertina di un libro, per avere il plauso di amici e parenti. In Italia, si sta avendo una sorta di stravolgimento nel settore editoriale, ma non da oggi. Internet ha dato uno scossone alla carta stampata, nonché alla lettura di piacere e di formazione, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Sono sempre meno le persone che leggono e quindi la situazione è a dir poco drammatica. Una soluzione potrebbe essere riproporre alcuni programmi nelle scuole, ma allo stato attuale è un proposito di difficile realizzazione su larga scala. Sei in piena promozione del tuo secondo libro, cosa si prospetta per l’estate 2018? L’estate si prospetta intensa, anche perché possiamo fare un primo bilancio del primo anno di pubblicazione del mio secondo romanzo, ‘Il colore dell’inganno’. Con colpevole ritardo, inizio le presentazioni, ma è un romanzo che mi ha già tolto molte soddisfazioni, in quanto il giallo all’italiana ha sempre il suo fascino e il suo seguito tra gli amanti del genere. Ci saranno diverse presentazioni, anche in piena estate. A quali autori ti sei ispirato o quali ti hanno indelebilmente ‘contaminato’? Una lunga serie di autori, antichi, classici e contemporanei, mi ha ‘contaminato’. Prima citavo Scerbanenco, Ellroy, Christie. Ci sono anche Dumas, Carver, Murakami, Hemingway, Sciascia, Manfredi, Manzoni, Eco, e altri che hanno comunque segnato le mie letture sin da ragazzo, come Verne e Salgari. Appartengo a quella generazione che, per fortuna, amava ancora leggere un libro in qualunque luogo si trovasse, e alzare lo sguardo al cielo e osservare le stelle, piuttosto che chinare la testa per guardare un cellulare. Hai già in mente un terzo libro? Sì, siamo alle battute finali per la sua stesura finale. Posso solo anticipare che ho mantenuto la linea del genere scritto finora. Poi, dopo il terzo, ci sono altri progetti letterari e non, con un’accezione diversa. Il mio genere preferito è il romanzo storico, oltre al giallo e il noir. Il romanzo storico infatti ha sempre quel fascino e quella seduzione, grazie ai particolari e alle sue minuziose descrizioni, che lo rendono un genere senza tempo. La Storia, comunque sia,sarà sempre presente in tutto quello che ho intenzione di realizzare in futuro. Deliri Progressivi si occupa principalmente di musica. Che tipo di musica ascolti? Mio padre mi ha avvicinato alla musica, facendomi apprezzare la lirica e la classica. Da ragazzo, la trilogia rock-jazz-blues ha avuto il sopravvento. Parlo di tutto quello che da metà anni Sessanta fino al termine degli anni Ottanta è universalmente riconosciuto come il periodo di massima espressione dei tre generi che ho appena nominato. Infatti, dagli anni Novanta in poi, per quel che riguardano i miei gusti, è come se pochi abbiano davvero proposto novità, al contrario della musica latino-americana che invece ha avuto una esplosione senza precedenti. Il tuo motto: In una precedente intervista, ho affermato che uno dei miei motti era scritto in greco antico: ‘medenagan’, che vuol dire ‘senza eccessi’. In fin dei conti, è stata sempre una filosofia di vita che ho adottato. A questo aggiungo un altro motto, ‘Audentes fortuna iuvat’, che il grande poeta Virgilio ha coniato. Noi autori abbiamo bisogno di osare, di proporre novità, di dare un esempio ai lettori e rendere in questo modo la cultura sempre viva. Alessandra Prospero ROBERTO BONFANTI FISCHIO FINALE La storia di un ideale antieroe del calcio di provincia inaugura "Storie contromano": una serie di racconti di Roberto Bonfanti da leggere e scaricare gratis Leggi il racconto C’è un calciatore in uno spogliatoio. Ha quasi quarant’anni e, dopo una vita trascorsa a mangiare polvere sui campi di provincia, quella che sta per giocare è l’ultima partita della sua carriera. “Fischio finale” racconta i pensieri di questo antieroe minore in un delicato momento della sua esistenza: i pensieri di uno dei tanti che forse, almeno agli occhi distratti del mondo, non ce l’hanno fatta. “Fischio finale” è un racconto di Roberto Bonfanti disponibile gratuitamente da oggi sul sito dello stesso autore. Con questo racconto si inaugura il progetto “Storie contromano”. Leggi il racconto, scaricalo gratis e condividilo con chi vuoi: www.robertobonfanti.com/content/fischio-finale.html STORIE CONTROMANO “Storie contromano” è una serie di racconti firmati da Roberto Bonfanti e pubblicati uno per volta, con cadenza non troppo regolare, in download gratuito sul sito dello stesso autore. Storie brevi ma pulsanti di vita. Storie di personaggi comuni alle prese, come tutti noi, con se stessi o con il mondo che li circonda. Storie che viaggiano contromano rispetto ai paradigmi umani di quest’epoca di vincenti e che per questo hanno scelto di staccarsi dalla carta stampata e da ogni dinamica editoriale per poter correre libere, senza nessun prezzo e nessun vincolo, verso chiunque avrà voglia di dedicargli qualche minuto di attenzione. “Storie contromano” è un work in progress: sappiamo da dove si parte ma non abbiamo la più pallida idea di dove si andrà a finire né quali incontri si potranno fare lungo il percorso. Ma siamo certi che di incontri ce ne saranno parecchi e che varrà la pena ascoltarle, queste storie. Roberto Bonfanti Roberto Bonfanti, scrittore e artista, è nato nell'anno in cui morì Piero Ciampi. Ha pubblicato finora cinque romanzi e un progetto musicale. Da sempre ama raccontare storie che frantumino i confini fra vita e poesia. FRANCESCO CAPRINI Ufficio Stampa DIVI IN AZIONE SABATO 17 Marzo 2018 ore 17.00 – Libreria IBS- Libraccio Firenze The Book Show “Dal Banana Moon ai Litfiba fino a Che Fine Ha Fatto Baby Jane?” Cinque libri in una giornata. Un pomeriggio in libreria , cinque libri,cinque momenti,cinque esperienze che raccontano degli anni '80.Ancora oggi si continua a parlare di quella stagione indimenticabile,di quella stagione esplosiva,di quella stagione creativa,di quella stagione eclettica.Dovunque vai,fuori da Firenze,ti chiedono sempre di raccontare quel decenniomeraviglioso,indipendente,fosforescente,rockettaro,performativo. Oggi sono stati chiamati alcuni protagonisti di quel periodo e non a leggere alcuni passi di questi tre libri.Una giornata "postmoderna",divertente e assolutamente spensierata. E poi “Ribelli nello Spazio.Culture underground anni 70” e “Sex and The World.Viaggi Gay e rock’n roll”,viaggi intergalattici.viaggi cosmici attraverso gli anni settanta.ottanta,novanta e zero...e poi “Clubbing for Heroes.Il ritmo degli anni 80”....una giornata con tanti amici....una “giornata particolare”....ognuno delle persone coinvolte leggerà dei pezzi tratte da questi libri. Dedicato ad Ernesto De Pascale,Massimo Bertolaccini,Derno Ricci, Filippo Milani , Carlo Caldini,Marco Lamioni,Ringo De Palma. Saranno presenti Dimitri Milopulos, Antonio Aiazzi,Luca Locati Luciani,Barbara Pignotti,Dorothea Bruno,,Willy Vaira,Antonio Aiazzi,Vincenzo Ponticiello,Laura Mauric,Roberto “Orsetto” Orzali,Vincenzo Striano,Carlo e Daniele Gardenti,Simona Capecchi,Maria Paternostro,Silvia Minelli,Roberta Vannucci,Anna Maria Ricci,Lucio Colonna,Roberta Perugini,Stefano Cantini,Giacomo Aloigi,Stefano Fabbri,Adriano Primadei,Andrea Sbandati,Giovanni Ballerini,Marco Reati,Ivo Minuti,Betty Barsantini,Andrea Canavesio,Nicola Vannini,Alessandro Querci ,Lucia Nebbiai e tanti altri. Informazioni IBS Libraccio Tel.055-287339 Via De’Cerretani,16r Firenze Ingresso libero |
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