"Fabrizio De Andrè. Sguardi randagi" Le fotografie di Guido Harari - Rizzoli illustrato nel ventennale della scomparsa A VENTI ANNI DALLA SCOMPARSA, IL RITRATTO DI FABRIZIO DE ANDRE' ATTRAVERSO EMOZIONANTI FOTOGRAFIE:Per quasi vent’anni Guido Harari è stato uno dei fotografi personali di De André, realizzando molte delle sue più conosciute immagini ufficiali. In questo volume il suo archivio si schiude per la prima volta integralmente, con oltre 300 fotografie: sono sguardi randagi, spesso rubati, malgrado l’ufficialità, vincendo la pigrizia o la ritrosia dell’artista. Le fotografie sono accompagnate dal racconto di ricordi, aneddoti e dalla “viva voce” di De André estratta dalle interviste realizzate dallo stesso Harari in occasione di due snodi cruciali del percorso dell’artista: la leggendaria tournée con la PFM e l’album Le nuvole. Guido Harari presenta "Fabrizio De Andrè. Sguardi randagi": Venerdì 11 gennaio, ore 21.00 NOVARA Castello Visconteo - Sforzesco, Piazza Martiri della Libertà con Franz Di Cioccio, Riccardo Bertoncelli e Paolo Beldì. Musica di Giuseppe Cirigliano Sabato 12 gennaio, ore 17.00 TORINO Circolo dei Lettori, via Bogino 9 con Franz Di Cioccio e Piero Negri Scaglione https://www.circololettori.it/smisurata-preghiera/ Mercoledì 16 gennaio, ore 18.30 GENOVA Foyer Teatro della Tosse, piazza Renato Negri 6 con Matteo Macor http://genovacultura.org/evento/fabrizio-de-andre-sguardi-randagi-le-fotografie-di-guido-harari/
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MBN Art Gallery, via Emilia S.Stefano 24, Reggio Emiliae Rainbowie Festival di Milano presentano David Bowie Days Sabato 12 e domenica 13 gennaio 2019, in occasione del terzo anniversario della scomparsa di David Bowie, verrà presentata presso la sede espositiva della MBN Art Gallery di Reggio Emilia la mostra Crossing Bowie Opere di Ivano Boselli, Valentina Carrera, Giuliano Grittini, Giuseppe Orsenigo e Francesco Romoli La mostra farà da cornice ideale per gli appuntamenti musicali in programma organizzati da Ground Control con Rufus Party, Michele Smiraglio, Stecca, Celeb Car Crash, Sterio41 e Acusting. Orari: sabato h 16-21 domenica h 10-13, 15-19 Ingresso libero La figura di David Bowie, oltre la genialità della sua proposta musicale, è stata sin dal suo comparire sulle scene, prima inglesi e poi internazionali, un forte punto di richiamo estetico, sia per la forza della sua immagine polimorfa sia per la freschezza e libertà dei suoi messaggi. Nel corso della sua carriera poi ha stretto un legame sempre più forte con l’Arte attraverso le sue esperienze con la Factory di Warhol e poi anche facendosi collezionista di opere d’arte contemporanea. Considerando la sua storia non si può ignorare il Cinema e le sue partecipazioni in pellicole generalmente dal forte impatto emotivo, e la Poesia, con la quale si è relazionato sin dagli esordi ed ha forse avuto culmine nell’incontro con Borroughs nei primi anni ’70. David Bowie è una delle icone di Bellezza che ha attraversato più generazioni, spesso assimilato all’intramontabile icona che è stata Marilyn Monroe. Indistintamente uomini e donne, dai venti ai sessant’anni, di ogni ceto sociale e formazione culturale, tutti coloro che hanno un’anima anche solo leggermente ribelle non possono che essere attratti dal fascino che il trasformista inglese sapeva emanare sia in scena che nelle interviste. Nel campo della Moda è stato un anticipatore, influenzando nell’arco di quarant’anni le tendenze estetiche in tutto il mondo. Molte campagne di moda e pubblicitarie si sono ispirate in maniera esplicita, soprattutto quando legate ad un immaginario fantascientifico, ai mondi e ai personaggi di Bowie. L’idea di questo evento nasce dai Ground Control, attivi dall’inizio del 2017 con un progetto di arrangiamenti in chiave psycho-stoner di brani di David Bowie e Lou Reed. L’audace scelta dei 4 membri della Band è in realtà un omaggio al valore creativo della musica, che questi maestri ci hanno trasmesso in modo indelebile! I Ground Control hanno all’attivo anche un disco “Untied”, composto da 8 inediti e dalla cover di “Absolute Beginners"; questo primo lavoro del gruppo è disponibile in formato CD e nei principali digital store. Al Bowie Days di Reggio Emilia sono stati invitati diversi musicisti per omaggiare il Duca Bianco con performance acustiche o minimali dei suoi brani, nei giorni vicini alla ricorrenza della scomparsa (10.1.2016). Fra questi ci sono Band attive dal 1997 come i Rufus Party, che hanno portato il loro “soulgaragepunkblues” fino a New York; ci sono amici come Stecca, cantautore poliedrico e punto di riferimento per tanti musicisti della zona, come ad esempio Michele Smiraglio, compositore e bassista fra gli altri con Graziano Romani. Alla Domenica hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa i Celeb Car Crash, band con diversi dischi all’attivo e passaggi in emittenti fra cui Virgin Radio; Sterio41 è un progetto sperimentale aperto che deve ancora farsi strada, mentre di strada ne fanno parecchia gli Acusting, i cui componenti sono attivi nell’insegnamento ed anche in diversi progetti paralleli tra cui Cover Garden e Massimo Zamboni (ex C.S.I.) Il progetto RainBowie Festival invece nasce nel 2016 in occasione dell’incontro di diversi artisti milanesi al Flash Mob alle Colonne di San Lorenzo quando è stata data la notizia della morte dell’artista inglese. Nel corso del 2017 si sono presentati in diverse sedi tra le provincie di Milano, Varese e Monza Brianza più di 30 appuntamenti tra mostre, incontri, conferenze, concerti e spettacoli. Per l’esposizione programmata alla galleria MBN di Reggio Emilia, la cui poetica è incentrata sulla fotografia, si è deciso di presentare un estratto dalla mostra “Crossing Bowie”, selezionando artisti che hanno lavorato sulla contaminazione tra pittura e fotografia con un gusto particolare per la grafica. “Crossing Bowie” è u na collettiva d’arte che attraversa il mondo di David Bowie rendendo uno visione dalle mille sfumature. Ogni artista un’interpretazione. Ogni opera un mondo che parte da Bowie, attraversa una sua tematica o un suo aspetto per presentarsi in totale originalità. Nasce il TuscanyHall Da gennaio 2019 nuovo nome per l’ex Obihall Teatro Tenda di Firenze Info, contatti, spettacoli, biglietti: tutto quello che c’è da sapere Ciao Obihall, benvenuto TuscanyHall. TuscanyHall è il nuovo nome dell’ex Teatro Tenda di lungarno Aldo Moro, a Firenze, spazio polivalente che da 40 anni ospita concerti, spettacoli teatrali, convegni, fiere, eventi gastronomici e molto altro. Da gennaio 2019 la storica struttura lega le proprie attività al marchio “Tuscany la bellezza della carta” di Cartiere Carrara, con cui è stato raggiunto un accordo di sponsorizzazione per 6 anni. TuscanyHall porta un restyling della struttura, con nuove insegne, nuovi colori per il foyer, nuove divise per il personale e un programma ricco di grandi eventi, grazie al sostegno di Cartiere Carrara e al contributo del co-sponsor Banca Cambiano 1884. Ecco alcune informazioni utili per usufruire al meglio di questo rinnovato spazio. BIGLIETTI E PREVENDITE – Da gennaio 2019 tutti i canali di prevendita utilizzano la nuova denominazione, in fase di ricerca su internet occorre quindi utilizzare la parola “TuscanyHall”. Restano validi, ovviamente, i tagliandi già venduti che riportano Obihall come sede dell’evento. I biglietti per tutti gli appuntamenti in programma al TuscanyHall sono disponibili presso la cassa della struttura, dal lunedì al venerdì, orario continuato 10.30/17.30 (sconti per chi utilizza il bancomat di Banca Cambiano 1884). Biglietti anche nei punti prevendita Boxoffice Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita - tel. 055.210804) e online su www.ticketone.it. INFORMAZIONI E CONTATTI – Informazioni, programma e contatti sono disponibili sul nuovo sito www.tuscanyhall.it e sulla pagina ufficiale Facebook “Tuscany Hall Teatro Di Firenze”. Si può contattare il TuscanyHall via telefono allo 055.6504112 o scrivendo una mail a info@tuscanyhall.it. INGRESSO ALLA STRUTTURA – TuscanyHall si trova in lungarno Aldo Moro angolo via Fabrizio De André, si accede dall’ingresso principale di lungarno Aldo Moro. SPETTACOLI ED EVENTI: TuscanyHall inaugura con Alis, spettacolo di nouveau cirque in scena dal 4 al 6 gennaio. Dal 18 al 20 gennaio bionde a fiumi per “Il birraio dell’anno”. La musica si accende il 23 gennaio con il rap di Mr Rain. Il primo febbraio "La grande storia dell'impressionismo" svelata da Marco Goldin con musiche di Remo Anzovino. Il 2 Cristiano De André con un concerto dedicato all’album capolavoro “Storia di un impiegato”. Altro tuffo nel passato, il 14, con il musical “Musicanti” dedicato a Pino Daniele. Il 22 febbraio il comico Paolo Cevoli dà il via a una serie di serate tutta da ridere, in arrivo Teo Mammucari (2 marzo), Maurizio Battista (12 aprile) e Andrea Pucci (9 maggio). Dedicato ai giovanissimi il concerto di Benji e Fede del 27 febbraio, mentre Gazzelle, 7 marzo, strizza l’occhio al nuovo cantautorato. Il 12 e 13 marzo tornano i Maneskin, il 14 Vittorio Sgarbi alle prese con “Leonardo”. Altro astro ascendente della musica italiana, Irama, il 22 e 23 marzo. Grande attesa per la leggenda del blues John Mayall, il 25 marzo. Il 28 la Pfm celebra il 40ennale dell’album registrato insieme a Fabrizio De André. Il 29 marzo TuscanyHall apre a Loredana Berté, il 31 sbarca l’indie-pop degli Ox-Otago. TuscanyHall – Teatro di Firenze Lungarno Aldo Moro / via Fabrizio De André – Firenze Info tel. 055.6504112 – www.tuscanyhall.it Ufficio stampa Marco Mannucci [Futani (SA)] "Cartoline da Balconica": torna l'evento, in collaborazione con il Menevavo Festival12/31/2018 CARTOLINE DA BALCONICA torna a Futani l’evento in collaborazione con MENEVAVO FESTIVAL convegni, musica, arte. In collaborazione con il Menevavo Festival torna uno dei festival più peculiari d’Italia, Balconica, evento il quale è riuscito a raccogliere l’interesse di telegiornali e riviste quali TG3 e La Repubblica, questa volta in versione invernale di inizio anno.L’evento si svolerà, infatti, il 3 gennaio a Futani (SA), come al solito in giro per il centro urbano del paese cilentano. Tanti gli eventi in cartellone, dai convegni ai concerti, dall’enogastronomia ai DJ Set, con un continuo rimando a quello che è il tema del Menevavo Festival, e cioè quello dell’emigrazione. Mattatori della serata saranno gli ELEM, progetto musicale elettronico capitanano da Marco Messina (99 Posse) insieme a Loredana Antonelli e Fabrizio Elvetico, i quali propongono una miscela di generi musicali che va dalla dub all’industrial passando per la techno. GLI EVENTI Si parte alle 18:00 con il convegno “Alla ricerca di una vita migliore: l’emigrazione e lo spopolamento nei piccoli paesi”. A fine convegno, alle ore 20:00, l’apertura degli stand enograstronomici mentre, alle ore 21:30, salgono sul palco gli arottenbit, progetto di musica elettronica suonata con il Game Boy, la famosa console portatile 8-bit lanciata da Nintendo negli anni ‘90. A seguire, alle ore 22:30, il live degli ELEM e il DJ Set a cura di Antunzmask. A fare da contorno al tutto, la mostra personale dell’artista partenopeo Gianluca Carbone, “Il viaggiatore”. PROGRAMMA 18:00: “Alla ricerca di una vita migliore: l’emigrazione e lo spopolamento nei piccoli paesi” (convegno); 20:00: selezione musicale e apertura stand enogastronomici; 21:30: arottenbit (live set); 22:30: ELEM (live set); 00:30: Antunzmask (DJ Set)VIDEO 2° Edizione “PAROLE D’OLIO” Estemporanea di poesia organizzata dall’Associazione “Gruppo della Pieve” in collaborazione con Deliri Progressivi con il sostegno del Comune di Reggello e dalla Camera di Commercio di Firenze L’evento è previsto per domenica 4 novembre 2018 in occasione della Mostra dell'Olio di Reggello. Tutti possono partecipare sia all’estemporanea di poesia previa iscrizione obbligatoria con compilazione e invio via mail a paroledolioreggello@gmail.com della scheda di partecipazione entro e non oltre il 01/11/2018. La partecipazione è gratuita.
PROGRAMMA
Gli autori interessati devono leggere BENE il regolamento di gara. PREMI: Vincitore Estemporanea: I componimenti a tema saranno valutati da una giuria tecnica e pubblica. Sarà premiato il vincitore della 2° Estemporanea di Poesia: “PAROLE D’OLIO”. Il primo sarà omaggiato con prodotto tipico locale. A tutti i partecipanti sarà consegnato un diploma di partecipazione. Per INFO e ISCRIZIONI entro e non oltre il giovedì 1 novembre 2018. Per prenotarsi e partecipare basterà compilare al scheda di partecipazione all'indirizzo mail: paroledolioreggello@gmail.com Pagina Facebook: https://www.facebook.com/paroledolioreggello 2° Edizione “PAROLE D’OLIO” Estemporanea di poesia organizzata dall’Associazione “Gruppo della Pieve” in collaborazione con Deliri Progressivi con il sostegno del Comune di Reggello e dalla Camera di Commercio di Firenze
2° Edizione “PAROLE D’OLIO” Estemporanea di poesia organizzata dall’Associazione “Gruppo della Pieve” in collaborazione con Deliri Progressivi con il sostegno del Comune di Reggello e dalla Camera di Commercio di Firenze La presente scheda compilata è requisito fondamentale per la partecipazione al concorso per posta elettronica a paroledolioreggello@gmail.com entro e non oltre le ore 24 del 01/11/2018 Nome/Cognome ………………………………. Nato/a ……………………………. il …………………………….. Residente a ……………………….. in via……………………………….. Città …………………………….. Cap ……………….Prov. ………………….. Tel. ……………………………….. Cell. …………………………. E-mail: ……………………………… Sito_____________________________________ Partecipo all’ ESTEMPORANEA POESIA □ Qualora venisse programmata la pubblicazione dell’opera scritta a tema durante l’estemporanea del autorizzo la pubblicazione on line o cartacea come prevista dall’organizzazione. □ Acconsento al trattamento dei dati personali qui riportati in conformità a quanto indicato dalla normativa sulla riservatezza dei dati personali (D. Lgs. 196/03) e solo relativamente allo scopo dell’evento in oggetto. Data ………………………. Firma (firma autografata sostituita a mezzo stampa)
L’ultimo viaggio di Terzani Avamposti Festival a Villa Strozzi Firenze Venerdì 14 e sabato 15 settembre 2018 - ore 21.30 Anfiteatro di Villa Strozzi - via Pisana 77 – Firenze Il Teatro delle Donne – Estate Fiorentina 2018 COME UN FIUME L'ultimo viaggio di Tiziano Terzani Testo di Eugenio Nocciolini e Francesco Nucci Con ANTONIO FAZZINI GABRIELE GIAFFREDA, MAURIZIA GROSSI, ANDREA QUERCIOLI Musiche Federico Pattume Regia Eugenio Nocciolini NUOVO ALLESTIMENTO Scritto da Eugenio Nocciolini e Francesco Nucci, e interpretato da Antonio Fazzini - con Gabriele Giaffreda, Maurizia Grossi, Andrea Quercioli, regia di Eugenio Nocciolini - “Come un fiume - L'ultimo viaggio di Tiziano Terzani” è il diario di sei mesi vissuti dallo scrittore e giornalista sui monti dell’Himalaya. 180 giorni. Un'altra scadenza. Forse l’ultima. Forse l’ennesima. Un nuovo contratto a tempo determinato. Produzione recente del Teatro delle Donne, lo spettacolo torna in scena con un nuovo allestimento, venerdì 14 e sabato 15 settembre all’Anfiteatro di Villa Strozzi a Firenze, nell’ambito di Avamposti Teatro Festival 2018 e dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze (ore 21,30 - biglietti 13/10/5 euro – prevendite www.ticketone.it – info tel. 055 8877213 - www.teatrodelledonne.com). “Come un fiume” è un ricordo, per niente scontato, di Tiziano Terzani e dei suoi ultimi mesi di vita. Lo spettacolo non ha al centro un santone, o un uomo che ha trovato la chiave della vita, o qualche sorta di illuminazione. È la storia di una persona che ha fatto un viaggio, che ha già fatto un pezzo di strada e che a quelli che vengono dopo, con una malattia, con un acciacco, con un dolore, cerca di dire dove sono le buche lungo la strada. Quante cose si possono fare in sei mesi? Come si possono trascorrere 180 giorni? Sembrano tanti a pensarci. Non troppi, certo, ma nemmeno pochi. Un uomo decide di ritirarsi. In alto. Abbandonare tutto e tutti. Per sempre? Non si sa. Parte, senza una risposta, parte. Parte per sei mesi. Se ne va per 180 giorni. Un uomo da solo con tante domande. Una strada come tante altre in una vita fuori dalle righe. Una malattia all’improvviso e una scelta da dover prendere. “I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce sul tetto dal quale si vede il mondo o sul quale ci si può distendere; quell’ultimo pezzo va fatto da soli”. Tiziano Terzani, uomo, giornalista, viaggiatore, ricercatore spirituale che non si è mai lasciato abbagliare dalle “illuminazioni” facili e che ha sempre mantenuto i piedi ben saldi a terra anche sulle vette dell’Himalaya. Quattordici anni fa ha lasciato questo mondo, ma il suo ricordo è vivo in tutti noi grazie alle sue parole e ai suoi scritti. I libri e gli insegnamenti di Terzani sarebbero da citare tutti parola per parola, da conoscere a memoria come le tabelline. Nato nel 1938 a Firenze, Terzani è stato un profondo conoscitore del continente asiatico e uno dei giornalisti italiani di maggior prestigio a livello internazionale. È stato inoltre autore di reportage e racconti tradotti in tutto il mondo. Da anni era uno dei collaboratori di punta del Corriere della Sera. Nel 1971 era diventato corrispondente dall’Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel. È vissuto a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo e Bangkok. È scomparso il 28 luglio 2004. Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo è il suo ultimo libro. Programma completo Avamposti Teatro Festival 2018 www.teatrodelledonne.com Scarica la cartella stampa del festival (foto, schede, video) https://goo.gl/AcYvpd Biglietti, riduzioni e prevendite Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC) Ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di Calenzano Teatro Formazione) Info e prenotazioni Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Fi) teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com Tel 055 8877213 / teatro.donne@libero.it IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia Sede operativa: TEATRO MANZONI via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI) 055.8877213 - 055.8876581 teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com Ufficio stampa: Marco Mannucci Come nasce un profumo?
Visita ai laboratori di Spezierie Palazzo Vecchio Sabato 15 settembre – Firenze - ingresso gratuito In occasione di Pitti Fragranze Visitare un laboratorio artigianale di profumi, capire come nascono le fragranze e attraversare la loro storia. Spezierie Palazzo Vecchio, uno dei più tradizionali marchi artigianali di Firenze, apre le sue porte sabato 15 settembre dalle ore 14 alle 18, in via Magenta 6a rosso, in occasione di Pitti Fragranze. La visita è gratuita e aperta a tutti, per prenotazioni si può telefonare al numero 055.2396055 o scrivere una mail a info@spezieriepalazzovecchio.it. Il percorso è organizzato in tre momenti, non necessariamente in sequenza. Il primo è dedicato a una ricetta del 1400 di un profumo dal nome "Opera della Magnifica madonna Catarina da Forlì et signora di Mola" scritta da Caterina Sforza Dé Medici dalla quale Spezierie Palazzo Vecchio hanno tratto ispirazione per il loro primo profumo. Il secondo momento è dedicato alla materia prima del sandalo, utilizzato in modi diversi. Il terzo è un piccolo gioco: ai visitatori viene chiesto di abbinare tre profumi ad altrettante storie e relative materie prime. In palio un profumato cadeau. “Sarà l’occasione per toccare con mano ingredienti e tecniche della profumeria antica - spiegano Francesca Di Massimo e Michela Pazzanese, che accoglieranno i visitatori - oltre a canfora, noce moscata e zibetto, Caterina Sforza Dé Medici usava ingredienti che, secondo le sue conoscenze, conferivano all’acqua odorifera proprietà cosmetiche: tra questi ‘carne di piccione, chiare de ovi, i fasoli senza occhi…’. Inoltre mostreremo come si estrae l’essenza dei fiori con la tecnica più antica del mondo, l’enfleurage”. Fondate dal dott. Giovanni Di Massimo, Spezierie Palazzo Vecchio sono sinonimo di prodotti naturali di alta cosmesi. Tra i marchi del laboratorio impossibile non ricordare “I Profumi di Firenze” e “Acque Mirabili Odorose”. Le formule traggono ispirazione dal periodo rinascimentale, in particolare dall'antico libro di "ricette" dei profumi di Caterina De' Medici e dei suoi profumieri dell'epoca, chiamati “muschiari”, quando Firenze veniva considerata la capitale mondiale del profumo. Spezierie Palazzo Vecchio Via Vacchereccia 9r - Firenze Tel. 0552396055 - www.spezieriepalazzovecchio.it Ufficio stampa Marco Mannucci Laura Mammarella ENOGASTRONOMIA LOCALE, TRADIZIONI e MUSICA POPOLARE tornano nella XIV edizione della FESTA DEL PANE E DELLA CIVILTÀ CONTADINA a Trentinara (SA) Il pane e i prodotti tipici della civiltà contadina saranno gli indiscussi protagonisti della quattordicesima edizione della “Festa del Pane e della Civiltà Contadina”, in programma da giovedì 16 a lunedì 20 agosto 2018 a Trentinara, in provincia di Salerno. All'interno del centro storico della così denominata “Terrazza del Cilento”, dalla quale altura si può ammirare buona parte del territorio che comprende tutto l’alto Cilento, dalle verdeggianti montagne al litorale marino, si snoderà un percorso gastronomico che proporrà pietanze preparate nel rispetto della tradizione con prodotti tipici locali, come la pizza cilentana e con sciurilli, fusilli, lagane e ceci, strangulaprieviti e cavatelli al sugo, pizza fritta dolce o salata, ciambotta, soffritto e spezzatino di maiale, sfriuonzolo, zuppa di ceci, cicorie e patate, mulegname 'mbuttunate e tante varietà di dolci cilentani. E, naturalmente, a coronare il tutto, il pane nelle sue varie forme, dalla classica panella a fette ai vescuotti (acquasale) fino ai soffici vicci. Ma la “Festa del Pane” non è solo enogastronomia. Molti gli artisti che prenderanno parte alla quattordicesima edizione, fra cui Marcello Colasurdo e i Rareca Antica, Piera Lombardi, I Mandatari, Rione Junno e Luca Rossi, i Parafonè, i Kiepò, i Virtuosi della Tarantella (con Antonio Boccella, detto “Fuoco”), Domenico Monaco Contastorie, Fratielli SpA, i Coros Mediterraneo, i Donnaluna, A paranza do Tramuntan e Voci del Sud. Inoltre, ogni pomeriggio, dalle 18:00 alle 20:00, si terranno laboratori di danze popolari sulla suggestiva Piazzetta Panoramica. Servizio navetta dalle ore 19:30 alle ore 2:00. I PIATTI Pizza cilentana e con sciurilli Fusilli Lagane e ceci Strangulaprieviti Cavatelli al sugo Pizza fritta (dolce o salata) Ciambotta Soffritto e spezzatino di maiale Sfriuonzolo Zuppa di ceci Cicorie e patate Mulegname 'mbuttunate Dolci cilentani SPETTACOLI SUL PALCO PRINCIPALE 16 agosto: MARCELLO COLASURDO E I RARECA ANTICA 17 agosto: PIERA LOMBARDI 18 agosto: I MANDATARI 19 agosto: RIONE JUNNO FEAT. LUCA ROSSI 20 agosto doppio concerto: PARAFONÈ + KIEPÒ SPETTACOLI ITINERANTI (tutte le sere) I Virtuosi della Tarantella (con Antonio Boccella, detto “Fuoco”) Domenico Monaco Contastorie Kiepò Fratielli SpA Coros Mediterraneo Donnaluna Voci del Sud A paranza do Tramuntan Le mostre fotografiche di Balcani d’Europa _ lo specchio di noi SCAPPARE LA GUERRA di Luigi Ottani e GENTI DIVERSE VENUTE DALL'EST di Ismail Fayad In Balcani d’Europa _ lo specchio di noi, il percorso curato da Roberta Biagiarelli, un importante tassello è rappresentato da due mostre fotografiche, in quanto l'immagine è lo strumento più diretto e immediato per dialogare con le giovani generazioni (e non solo). Scatti evocativi, di situazioni molto diverse rispetto a quelle che ci troviamo a vivere nel quotidiano, eppure così vicine dal punto di vista geografico e umano. Immagini attraverso le quali osservare il prima persona gli esiti del conflitto, le tante storie private che si intrecciano, tragicamente, ma sempre con profondo rispetto, nell'occhio del fotografo, con la Storia con la s maiuscola. Sino al 30 maggio negli spazi dell'Istituto Sacro Cuore di Modena è possibile visitare “Scappare la guerra” del fotografo Luigi Ottani, un reportage fotografico dedicato all'esodo sulla rotta balcanica osservato dal confine greco-macedone (visitabile in orario scolastico, tutti i giorni mattino-pomeriggio e sabato mattina). Questi ultimi anni hanno segnato definitivamente l'irruzione della guerra in Europa e lo hanno fatto mostrandosi attraverso chi la fugge: donne, uomini, minori, intere famiglie che abbandonano le proprie case e si mettono in cammino per avere salva la vita. Un viaggio verso la sopravvivenza. Impreparata, divisa, incapace di individuare risposte comuni all'emergenza, dilaniata da feroci egoismi e interessi, l'Europa ha visto implodere le proprie politiche di accoglienza. Tra i primi effetti, vi è stata la ricomparsa del filo spinato, la chiusura dei confini terrestri e la politica dei respingimenti. Uno dei luoghi simbolo di questo esodo sulla rotta balcanica è stato il confine greco-macedone, tra il villaggio di Idomeni (Grecia) e la cittadina di Gevgelija (Macedonia) separate da pochi chilometri. Su questo confine Luigi Ottani, fotoreporter, e Roberta Biagiarelli, artista multidisciplinare, hanno realizzato nell'agosto del 2015 un intenso reportage confluito nel volume “Dal libro dell'esodo” (Piemme edizioni) ed è poi nata la mostra fotografica “Scappare la guerra”. Le immagini e i racconti del reportage sono diventati in questi anni un prezioso documento ed un'occasione di approfondimento ed elaborazione di pensiero al di fuori degli stereotipi, del sensazionalismo e della retorica, per tentare di parlare in modo costruttivo di migrazione e di superamento dei confini, per sviluppare insieme un ragionamento allargato con la società civile, consapevoli che solo aprendoci potremo avere tutti una possibilità di prospettiva sul domani. Sabato 19 maggio alle ore 19 (con apertura fino alle 23.30) verrà invece inaugurata “Genti diverse venute dall'Est” la mostra fotografica di Ismail Fayad, a cura di Luigi Ottani, visitabile al Consorzio Creativo di Modena fino al 27 maggio (orari: 20, 26 e 27 maggio dalle 17 alle 19.30; su richiesta verranno fatte aperture straordinarie durante la settimana inviando una mail a info@consorziocreativo.it o telefonando a cell.335-6222773). Tra febbraio e marzo dell'anno scorso Ismail Fayad ha lavorato come volontario in una cucina da campo nei pressi della stazione ferroviaria di Belgrado. Per migliaia di persone rimaste bloccate lungo la rotta balcanica quel luogo era diventato a tutti gli effetti un capolinea. Ogni giorno si preparavano due o tremila pasti per gli abitanti del campo. Durante il periodo trascorso in Serbia ne ha conosciuti un'infinità, ma con un piccolo gruppo di loro ha sviluppato un rapporto davvero particolare. Passavano le serate giocando a carte e bevendo tè, un fuoco alimentato dalle traversine dei binari e le torce dei telefoni come uniche fonti di luce. Ha scattato così, poco prima di tornare in Italia, i ritratti esposti a Modena, illuminando le facce dei ragazzi con la luce del suo smartphone. “Quando le riguardo vedo soprattutto un gruppo di amici - scrive Ismail Fayad - persone diverse da me con cui ho condiviso un momento particolare delle nostre vite. Un periodo durato meno di due mesi, ma che continuo a rivivere di giorno in giorno e ho l'impressione sia durato non meno di due secoli”. LUIGI OTTANI Fotoreporter, si occupa prevalentemente di temi sociali. Alterna ricerche sui microcosmi italiani a racconti di reportage internazionale. Ha pubblicato una trentina di volumi fotografici ed è autore di numerose mostre ed installazioni. Fra i suoi lavori di reportage più conosciuti ci sono: il racconto del Sahel in Eritrea, la vita nei campi profughi Saharawi, il dopoguerra in Bosnia, la piaga della prostituzione minorile in Cambogia, lo Sri Lanka colpito dallo Tsunami, il dramma della convivenza israeliano-palestinese, la vita nella “zona morta” a Chernobyl, la difficile realtà di alcuni quartieri urbani italiani, il ricordo di Beslan in Ossezia del Nord, il terremoto in Emilia. Con il volume «Niet Problema!» ha vinto il premio “Marco Bastianelli” 2007. Nel 2014 è stato scelto da Fondazione Fotografia come uno dei rappresentanti modenesi della fotografia del dopoguerra. Nel 2015 ha raccontato le emozioni dei dialoghi senza parole con i malati di SLA, le vite dei "senza dimora" nel volume ArginiMargini, Ed. Artestampa. Nel 2016 ha pubblicato, insieme a Roberta Biagiarelli, il volume «Dal libro dell’esodo» (Edizioni Piemme). ISMAIL FAYAD Nato ad Aosta in una famiglia italo-siriana, Ismail Fayad (1991) vive tra la Valle d’Aosta e Torino, dove sta completando i suoi studi in storia medievale. Sin dai tempi del liceo è stato attivo nel movimento studentesco e in quello per il diritto all’abitare di migranti e italiani poveri. Da alcuni anni coltiva una passione per la fotografia e in particolare per quella paesaggistica e documentaristica. Nel 2016, nel momento più acuto della crisi dei migranti nei Balcani, ha lavorato in una cucina da campo a Idomeni, enorme tendopoli al confine greco-macedone. L’anno successivo è tornato a fare lo stesso a Belgrado. Nella capitale serba ha trascorso circa due mesi e nel poco tempo libero a disposizione ha scattato le fotografie che saranno esposte al Consorzio Creativo di Modena. |
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